Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Facile dire pangrattato

News ed EventiPiaceriFacile dire pangrattato

Conosciuto da secoli, non solo è un modo fantastico per riciclare il pane raffermo, ma anche un ingrediente molto usato dalle varie cucine regionali d’Italia

Condividi

Il pangrattato (o pane grattugiato) si può preparare in casa (grattugiando la mollica di pane raffermo e passandola in forno) oppure acquistarlo confezionato. Il più comune è quello classico di colore biondo, a base di farina di frumento (di grano tenero tipo "0" o anche di semola di grano duro), acqua, lievito e sale, a volte con aggiunta di oli vegetali, estratti di malto, destrosio, zucchero; i prodotti migliori hanno pochi ingredienti e si ottengono da pane preparato ad hoc e non di scarto, sbriciolato e tostato. In alternativa a quella bianca, la farina può essere integrale, che dà al pangrattato un colore bruno e profumo di pane appena sfornato. Alcune aziende specializzate offrono prodotti di cereali diversi, come grano saraceno, dal gusto deciso, farro o mais, che regala panature molto croccanti. Per i celiaci invece esistono referenze certificate gluten free, a base di amidi (riso, mais), spesso con addensanti (gomme), emulsionanti, fibre vegetali. Per dare più sprint ai piatti potete scegliere un pangrattato aromatizzato, con erbe o spezie (curcuma, paprika). Infine, se desiderate una panatura diversa, molto leggera e croccante, provate il panko, specialità giapponese in fiocchi ricavata da pane bianco. È perfetto per i crostacei (gamberi) e il pesce ma anche per le verdure. Si trova nei negozi etnici o in rete.

Preparatelo da voi
Grattugiate pezzi di pane comune raffermo, non troppo condito e con occhiatura piccola per avere una grana più grossa, o passateli al mixer, per una più fine; setacciatelo per eliminare briciole troppo grosse. Per conservarlo, tostatelo appena in forno già caldo a 180°. Fatelo raffreddare del tutto e conservatelo in vasi asciutti.

Per dare un tocco croccante
Tradizionalmente e soprattutto nel Sud Italia, la mollica e le briciole di pane sono considerate "il formaggio dei poveri", perché insaporiscono i primi piatti con una spesa minima. Per arricchire la pasta ci sono tanti modi. Si possono usare pangrattato, focaccia, grissini, taralli e cracker sbriciolati: basta farli dorare per qualche minuto con olio, erbe profumate e spezie.

Per preziose panature
Tengono legati gli impasti (per esempio, le polpette), trattengono i succhi donando morbidezza (nel caso di carne, pesce o verdure a pezzetti) e regalano una crosticina più golosa che mai. Dopo aver immerso gli alimenti nell'uovo sbattuto (o solamente nell'albume) potete passarli in pangrattato arricchito con erbe, aglio, scorza di limone e formaggio. Oppure sostituirlo con fiocchi di cereali frullati con frutta secca, o con fette biscottate, grissini e cracker tritati. Salate uovo e pane, non l'alimento, altrimenti il rivestimento si stacca. Non impanate troppo in anticipo (la panure diventerebbe molliccia) e friggete a fuoco moderato per permettere una cottura al cuore senza bruciare l'esterno.

a cura della redazione,
ottobre 2023

Abbina il tuo piatto a