Il mare è sempre quello azzurrissimo di San Vito Lo Capo (provincia di Trapani), in settembre più bello che mai; il cibo protagonista, il cous cous, proposto in mille varianti da chef locali e internazionali; il tema di quest'anno “Grains of peace” (granelli di pace) e molti dei partecipanti hanno regalato magiche emozioni, non solo gastronomiche.
Dal 20 al 29 settembre è andato in scena ancora una volta il Cous Cous Fest (couscousfest.it), evento clou della lunga estate siciliana che da 27 anni accende i riflettori sulla località e sul cous cous, un appuntamento irrinunciabile per migliaia di appassionati, chef, professionisti del food, ma anche personaggi dell'arte, della musica e della cultura. Il Campionato del Mondo di Cous Cous è stato ricco di sorprese e coinvolgente e ha sancito come vincitore il Marocco con gli chef Chaoui Hanae e Mourad Dakir (trovate la ricetta qui).
I gustosi granelli di semola originari del Maghreb non hanno bisogno di presentazioni. Specialmente nella loro versione precotta sono entrati da anni in tutte le nostre case, capaci di adattarsi e integrarsi nelle tradizioni culinarie locali legandosi felicemente a qualsiasi ingrediente. Carne, pesce, legumi, verdure, frutta: la gamma delle ricette a base di cous cous è infinita, e proprio per questo i granelli sono anche divenuti un perfetto simbolo di condivisione, un cibo ideale per suggellare l'amicizia. Basti dire che “per il valore culturale e la capacità di unire popoli e tradizioni” nel 2019 il cous cous ha ottenuto il riconoscimento come Patrimonio Immateriale dell'Umanità dall'Unesco.
Questa volta però, a noi di Sale&Pepe, l'evento di San Vito Lo Capo ci riguarda davvero da vicino. Ma andiamo con ordine.
Il 20 settembre si sono tenute le prime due manches del campionato italiano che hanno decretato il migliore cous cous nazionale: i quattro chef partecipanti si sono sfidati a due a due e a uscirne vincitore è stato Andrea Pellegrino, pasticciere al bar Oasi di Castelvetrano. Poi via con le degustazioni degli oltre 20 cous cous non in gara, con le decine di show cooking tenuti da grandi professionisti e le loro imperdibili realizzazioni (tutti acquistabili sul sito), con i concerti gratuiti di famosi artisti pop, i lunghi party in spiaggia, sotto le stelle, accompagnati da musica dal vivo, fino ad arrivare, tra il 26 e il 29 settembre, al vero cuore della manifestazione.
Parliamo del Bia Cous Cous World Championship, il Campionato del mondo di cous cous, “sfida amichevole all'insegna dello scambio tra culture”. Quest'anno ha miracolosamente unito, nella stessa gara, chef rappresentanti di Paesi in guerra: l'Ucraina e la Russia, Israele e la Palestina. Potere dei suoi Grains of Peace e dell'amore per la cucina che unisce tutti gli esseri umani. Oltre ai Paesi già citati, hanno partecipato alla competizione anche Cina, Eritrea, Marocco, Tunisia, Italia (a rappresentarci è stato il vincitore del campionato italiano in coppia con Antonino Ingargiola, chef del ristopub Bik Bak di San Vito Lo Capo) e una specialissima squadra promossa da Medici senza Frontiere che, con la sua partecipazione, suggella ulteriormente il messaggio di pace del festival.
Il programma prevedeva cinque sfide a coppie: la Tunisia contro la Russia; la Palestina contro la Cina; l'Italia contro l'Ucraina; Israele contro il Marocco; l'Eritrea contro Medici senza Frontiere, più una finalissima. Tutti i cous cous del mondo sono stati assaggiati, votati e premiati da una doppia giuria: quella popolare, costituita dal pubblico della manifestazione (biglietti in vendita sul sito) e la giuria tecnica. Quest'ultima ha visto per la prima volta la presenza di Laura Maragliano, direttore di Sale&Pepe, la cui passione, curiosità e cultura per la cucina tipica e, in generale, di qualità, sono ben note ai nostri lettori.
Sale&Pepe ha voluto celebrare l'occasione preparando una speciale pubblicazione: Il Meglio di Sale&Pepe Cous Cous che in 100 pagine raccoglie ben 50 varianti del piatto da noi create e suddivise in tre capitoli: pesce, verdure, carne. “Il Meglio” è stato realizzato in collaborazione con Bia Cous Cous, sponsor del campionato mondiale e dell’intera manifestazione dal 2007. Bia infatti è l’azienda italiana leader nella produzione di couscous tradizionale, biologico e senza glutine, che da oltre vent’anni ha fatto conoscere questo prodotto sotto il suo storico marchio, ma anche per tutti i più prestigiosi marchi nazionali ed internazionali. Il legame con questa manifestazione è stato da subito ritenuto fondamentale, non solo per sostenere la diffusione della cultura di questo alimento molto “smart”, ma anche per la forte condivisione dei valori che vengono veicolati sia attraverso la manifestazione stessa, sia attraverso i simboli di pace e condivisione che questo alimento rappresenta.
Daniela Falsitta,
settembre 2024