Giunto alla bellezza di 27 edizioni, il Festival del Prosciutto di Parma torna ad attirare la golosa attenzione di migliaia di gourmand da tutta e Italia e dall'estero. La manifestazione inizia venerdì sera alle 18.30 annunciandosi subito come una kermesse fatta anche di divertimento: prima con la prorompente simpatia del cuoco Luca Pappagallo (ormai una star della Tv e del Web), e poi con l'intervento di alcuni giocatori del Parma Calcio, beniamini dei tifosi anche fuor di regione. Le giornate di sabato e domenica saranno all'insegna di incontri, show cooking, spettacoli e, non c'è bisogno di dirlo, tante, tante golose degustazioni del Prosciutto di Parma nelle sue varie stagionature, da un minimo di 10/12 mesi fino a 2 o 3 anni (scoprite qui come gustarlo al meglio).
Contemporaneamente, si avvia anche la possibilità di visitare di visitare gli stabilimenti di produzione con l'iniziativa Finestre Aperte (che conta 25 edizioni): per 3 weekend consecutivi (7-8, 14-15 e 21-22 settembre) appassionati e food lovers potranno vedere da vicino le fasi di lavorazione del Prosciutto di Parma e soprattutto se le sentiranno raccontare dai produttori stessi. Un'occasione per conoscere il loro arduo lavoro e ascoltare storie appassionanti. Per esempio il fatto che Finestre Aperte non è un nome casuale... La lavorazione del Prosciutto di Parma, infatti, che può essere realizzato solo in una piccola area della provincia, prevede una prima fase di stagionatura in cui i prosciutti vengono appesi sulle tradizionali “scalere”, situate in stanzoni con alte finestre contrapposte che vengono aperte a seconda di condizioni climatiche ben precise. Condizioni che ci solo lì e che fanno del prosciutto di Parma un prodotto unico e inimitabile.
Cristiana Cassé,
settembre 2024
