Esattamente dove nel ‘600 e ‘700 gli ospiti della famiglia Savoia passeggiavano, trovando sollievo dal caldo estivo torinese e dove successivamente ebbe sede l’Azienda Agricola della Real Casa, dal 30 maggio al 2 giugno, c’è Ortinfestival.
Gli spazi elegantissimi dei Giardini della Reggia di Venaria si trasformano in un enorme orto contemporaneo. La manifestazione quest’anno promette grandi soddisfazioni per chi è appassionato dell’argomento, ma anche per chi non lo è affatto e semplicemente vuole trascorrere qualche ora annusando, assaggiando e scoprendo qualcosa che è allo stesso tempo nuovo e antico, creativamente innovativo e concretamente contadino. Patron della manifestazione è Vittorio Castellani, noto anche come Chef Kumalè.
Agricoltura e botanica contemporanea
I contadini sono qui nel ruolo di visionari del nuovo millennio e mettono in scena una gastronomia orticola che si dipana tra km 0 e chilometraggio illimitato, esponendo i frutti delle produzioni orticole piemontesi, ortaggi ed erbe aromatiche provenienti dai 5 continenti, varietà vegetali recuperate, cereali antichi e prodotti etnici o esotici che si sono radicati anche nel nostro territorio, grazie alla passione di alcuni pionieri. E per gli amanti della botanica alternativa ci sono tour didattici guidati.
Protagonisti sono quindi i grandi temi di Expo Milano 2015 che, non a caso, ha dato il patrocinio a Ortinfestival insieme al GIST Gruppo Italiano della Stampa Turistica.
Orto gourmet e scelta veg
Il legame tra natura, ambiente e creatività diventa benessere da mangiare negli spazi dedicati al gusto.
Ogni giorno si svolgono showcooking e incontri con i grandi protagonisti della cucina orticola nostrana e, alle 11.30, sono sul palco chef o esperti di cibo o nutrizione scelti da Sale&Pepe per il pubblico di Ortinfestival.
Altra novità di quest’anno: il 50% degli appuntamenti è dedicato alla cucina vegetariana, perché la kermesse si abbina alla manifestazione The Vegetarian Chance, il primo festival di alta cucina vegetariana organizzato a Milano dallo chef Pietro Leeman.
Mercato, ghiottonerie e area picnic
Durante il percorso della manifestazione si possono acquistare delizie pronte o ortaggi freschi nella food court e nei farmer market, provare le birre dei microbirrifici, gustare i migliori tè orientali e spizzicare piatti veloci e prelibatezze on the road in chioschi, mini stand e spazi barbecue. E, chicca, ci si può permettere il lusso di un picnic con tanto di plaid nel prato regale.
Arte e Design
Fulcro di Ortinfestival è la creatività che si manifesta attraverso laboratori e stand dedicati al riciclo di materiali poveri, con l’obiettivo di creare orti verticali, davanzali urbani o piccoli spazi domestici. Mentre il celebre fotografo inglese Carl Warner dà vita a un food-scape che celebra la Reggia e i sapori italiani.
Laboratori, musica e intrattenimento
In cosa consiste il lavoro dell’impollinatore di fiori, perché le api sono sentinelle ambientali, cosa si può fare con la frutta e come si progetta un orto fai da te? Questo e molto altro si impara nei laboratori per adulti e bambini. Filo conduttore sono sempre universo agricolo e ambiente. E poi spazio a musica e spettacoli itineranti con musicisti e artisti di strada.
Contadini del nuovo millennio
Dibatti, workshop e incontri di Agriconnection, sezione coordinata da Barbara D'Amico, si rivolgono a chi vuole conoscere le novità del settore, le attività delle start up, la realtà del social eating (Gnammo) e le ultime tecnologie orticole. In pratica è dedicato a tutto ciò che è innovazione in un campo, quello agricolo, che affonda le radici nelle origini dell’umanità e che, nel corso dei secoli, si è saputo evolvere, restando spesso fedele a se stesso.
Il biglietto intero: 8 euro. Ridotto: 6 euro. I laboratori sono gratuiti e per alcune attività la partecipazione è fino esaurimento dei posti disponibili. Per ulteriori info e programmi dettagliati, 39 011 4992333 , oppure clicca qui - www.ortinfestival.it e qui www.lavenaria.it
Barbara Roncarolo
20 maggio 2015