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La Giornata Internazionale del Picnic (quello che non sapete a riguardo)

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Riunirsi con famiglia o amici per pranzare all'aperto, rilassarsi, conversare e riflettere in un ambiente bucolico è oggi un’attività familiare e diffusa, ma cosa implica esattamente un picnic e da dove ha origine questo fenomeno?

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Indubitabilmente curiosa, la parola “picnic” trae origine dalla lingua francese, in particolare dalla parola “pique-nique”, nata dall’unione tra pique, spizzicare, e nique, piccola cosa.

I picnic sono oggi un fenomeno mondiale: si va dall'usanza giapponese dell'hanami di indugiare sotto i ciliegi in fiore a primavera, con la famiglia e gli amici - gustando polpette di riso onigiri e spiedini di dango (palline a base di farina di riso glutinoso) – all’atmosfera degli inverni scandinavi, quando bene imbacuccati  si usa sorseggiare vin brûlé in thermos, cenando con salmone affumicato su tavoli da picnic coperti di neve, nei parchi. Gli africani occidentali, immersi nella bruma di una grande cascata, si godono spuntini con abolo (torte di riso al vapore) e bastoncini di canna da zucchero, mentre in Turchia le persone fanno scorta di spiedini di agnello e kuru köfte (polpette di carne) conditi da una cucchiaiata di yogurt alla menta e cetriolo prima di dirigersi verso il piknik yeri (zona destinata ai picnic). In Argentina e in altri luoghi dell'emisfero australe, le persone si godono i loro picnic durante il caldo periodo natalizio.

Con la diffusione del concetto di picnic, sono nate una miriade di tradizioni diverse in una pletora di luoghi diversi. Ci sono pochissime culture in tutto il mondo che non si dedicano in qualche modo al picnic.

 

DAL FILM MARIA ANTONIETTA_2007

Origini nobiliari…
Sembra che questo pasto informale all'aperto sia nato in Francia nel ‘600 come intervallo durante lunghi viaggi a cavallo o battute di caccia, e subito diventato un’usanza sociale di moda tra i nobili. Organizzare un pasto in mezzo ai campi o lungo i fiumi era, per molti aristocratici del tempo, un modo per sfuggire ai grandi banchetti ufficiali. La regina Maria Antonietta pare fosse un’amante di queste scampagnate, che erano un’occasione per svagarsi e per mangiare nei prati che circondavano Versailles (la foto sopra è tratta dall’omonimo film del 2006 di Sofia Coppola), sebbene si trattasse sempre di eccessi convivali all’aperto. Il cestino da picnic di Caterina la Grande, Imperatrice di tutte le Russie, pare fosse così grande che ci volevano otto lacchè per trasportarlo.

Le_Déjeuner_sur_l'herbe_-_Monet_(segmento centrale,_Musée_d'Orsay)

Dopo la Rivoluzione francese alla fine dell’Ottocento, il picnic diventò un passatempo popolare quando per la cittadinanza fu possibile usufruire dei meravigliosi parchi e boschi - fino allora privati - del Paese. Dalla Francia, l’usanza del picnic si è diffusa in tutto il mondo, comprese la Gran Bretagna e il resto delle isole, dove già nel 1748 l’Oxford English Dictionary riporta il termine con il significato di colazione /merenda / gita. All’inizio del’800, il picnic assunse un significato profondo legato alla condivisione e alla fratellanza, dando vita a una vera e propria società, la Picnic Society, che teneva le sue riunioni ufficiali regolarmente a Londra, vicino al Pantheon. Come sapranno i lettori dei romanzi di Jane Austen, anche nell’Inghilterra del XIX secolo i picnic erano elaborate occasioni sociali per le classi agiate, con menu caratterizzati da un'ampia gamma di affettati e torte la cui preparazione richiedeva giorni.

Il picnic divenne protagonista di numerose opere d’arte, tra le quali i famosi dipinti di Édouard Manet, Claude Monet (vedi foto sopra) e Paul Cézanne, tutti intitolati Le déjeuner sur l'herbe (il Picnic).

Classico cestino da picnic

…per un’evoluzione popolare (talvolta curiosa)
Nel corso degli anni, ai picnic sono stati dati significati e indirizzi diversi: a volte sono stati utilizzati come mezzo per radunare persone comuni in occasione di una protesta politica: uno dei più famosi è stato il picnic paneuropeo che si è svolto nell'estate del 1989 al confine tra Austria e Ungheria; faceva parte di molte proteste che quell'anno portarono alla caduta del Muro di Berlino e della cortina di ferro.

Negli Stati Uniti, il picnic è il modo tipico di celebrare il Memorial Day, il Giorno della Memoria che onora il personale militare statunitense morto mentre prestava servizio nelle forze armate degli Stati Uniti, che si osserva l’ultimo lunedì di maggio; fare un picnic nei cimiteri era estremamente popolare tra gli americani nel 1800, ed è ancora un’usanza comune in paesi come il Messico, in particolare durante l'annuale Día de los Muertos,

Il giorno della presa della Bastiglia nel 2000 il governo in Francia organizzò con successo un picnic lungo 600 miglia lungo le coste, per celebrare il nuovo millennio. Più recentemente, nel 2009, il Guinness dei Primati ha annotato il record per il picnic più grande del mondo, tenutosi con più di 20.000 persone a Lisbona, in Portogallo.

CORONA DI PANE FARCITA

Godersi il picnic (poche regole)
Naturalmente, la Giornata Internazionale del Picnic vuole solo formalmente aprire la ‘stagione’ dei picnic: in città, al mare, in campagna o in montagna, ogni giorno è buono per averne uno! I picnic possono essere organizzati o super casual, a volte bastano un panino con prosciutto e formaggio e un frutto consumati con i colleghi o un amico, all’ombra (o al sole) su una panchina del parco urbano, per sentirsi a un picnic. Un ottimo modo per celebrare la giornata è andare in bicicletta, camminare o fare un'escursione in una bella location nelle vicinanze, o semplicemente portare panini e frutta in giardino e gustarsi il pranzo all'aperto, senza dimenticare il plaid o la coperta da stendere sull’erba per appoggiarvi tutto il necessario.

Per comodità, il cibo da picnic arriva pronto per essere consumato, privilegiando ciò che si può mangiare con le mani (ma portate dei cucchiai e dei coltelli), oppure da consumarsi allo stato naturale, come frutta e noci. Benissimo, quindi, sandwich e focacce farcite, polpettine, quadratini di frittata già tagliati, insalate di riso o pasta, verdure di stagione tagliate e condite, torte salate e panzanella, pollo freddo in insalata o fritto a bocconcini, una selezione di affettati, roastbeef a fettine, anguria e melone, muffin salati e dolci, bevande rinfrescanti e tanta acqua. Ottima idea prevedere qualche sfiziosità da spalmare, come hummus, tzatziki o formaggi freschissimi, accompagnando con pane naan o piadina romagnola.

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PICNIC BEVANDE

Un picnic può essere qualsiasi cosa i partecipanti desiderino che sia. Se il 18 giugno è un giorno di lavoro, si può festeggiare questa giornata dirigendosi all’ora di pranzo verso un prato o un parco nei pressi per godersi qualche ghiottoneria portata da casa. Può diventare un momento romantico da godere con la dolce metà. Se organizzato nel weekend o in vacanza, il picnic potrà usufruire di un barbecue per una grigliata in compagnia, e sarà un successo se includerà anche giochi e altre attività all’aperto.

Pianificato o spontaneo che sia, in un picnic si ha l'opportunità di provare tanti golosi assaggini, si sta in buona compagniaall’aperto nella natura, si mangia con le mani… cosa c'è di meglio? E se dovesse piovere? Si può sempre stendere una coperta in un terrazzo coperto o sul pavimento del soggiorno, o trovare un bel gazebo riparato da qualche parte in un parco. E godersi ugualmente le golosità preparate.

Francesca Tagliabue
giugno 2022

 

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