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Il cibo? Sano, buono e per tutti

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Il 16 ottobre è la Giornata Mondiale dell'alimentazione: combattere la fame, rispettare l'ambiente e tutelare le risorse significa innanzitutto proteggere noi stessi

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Ogni anno in Italia, buttiamo nelle pattumiere di casa una quantità di cibo buono che vale oltre 8 miliardi di euro (circa mezzo punto di PIL): queste le  inquietanti  conclusioni dell'Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market. Cioè ciascuno di noi in media sperpera inconsapevolmente 130 euro, più di 10 ogni mese.

Lo spreco domestico non è niente se confrontato con quello che avviene in fase di produzione. Ogni anno nel mondo vanno perdute 1,3 miliardi di tonnellate di cibo: il 45% della frutta e verdura, il 39% del pesce e il 20 % della carne. Sono i dati del rapporto Fao Food Wastage Foodprint al quale ha collaborato l'agroeconomista Andrea Segré, presidente del Comitato Tecnico Scientifico di prevenzione dei rifiuti, promotore della campagna europea "Un anno contro lo spreco".

65218"Il vero buco nero della nostra cultura alimentare è il bidone della spazzatura", osserva provocatoriamente Segré, che domani per la giornata mondiale dell'alimentazione festeggia con un nuovo ebook, "Primo non sprecare", pubblicato nella collana “i Corsivi” del Corriere della Sera: una tavola di 10 comandamenti del nostro tempo, una ricetta anti-crisi per realizzare una convivenza sostenibile e solidale sul pianeta.  "Bisogna riconquistare il valore del cibo: imparare che mangiare bene (cibo buono, sano e nelle giuste quantità) è importante pernoi e per il pianeta in cui viviamo".

Quando si butta via del cibo c'è una perdita di denaro, ma anche un inutile danno a carico dell'ecosistema: per produrre un chilo di carne, per esempio, si sono utilizzate riserve idriche, terreni e inquinato l'ambiente: si sono sprecate risorse, che l'incremento esponenziale della popolazione rende sempre più preziose.

"Il cibo buttato è il terzo inquinante a livello mondiale, e viene, in termini quantitativi, solo dopo Cina e Stati Uniti", racconta. L'enorme discarica mondiale inquina più della Russia.

"Il paradosso della Giornata Mondiale dell’Alimentazione è sempre più evidente e clamoroso: un terzo del cibo prodotto nel mondo finisce sprecato ogni anno, ovvero 1,3 miliardi di tonnellate, quando almeno 840 milioni di persone si trovano attualmente al di sotto della soglia minima di nutrizione", osserva ancora Segré. Il tema dell'edizione 2014 della giornata mondiale dell'alimentazione è "Agricoltura familiare: nutrire il mondo, preservare il pianeta”: le piccole aziende come strumento per debellare fame e povertà, proteggere l’ambiente e realizzare uno sviluppo sostenibile.

"Nutrirsi è un diritto", conclude Segré. "Tutti dobbiamo mangiare cibo buono, sano, di qualità e nelle giuste quantità". Giuste quantità: né poco, né troppo. Per la salute del pianeta, che - vale la pena di segnalarlo - in questo caso coincide con la nostra.  

Livia Fagetti
15 ottobre 2014 




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