L'eccesso di tossine che circolano nell'organismo è una delle cause scatenanti di infiammazioni, alterazioni dei tessuti e patologie. Per neutralizzare gli effetti negativi provocati da una dieta ricca di cibi industriali e dall'abuso di fumo, farmaci e stress, non c'è niente di meglio di una cura a base di erba d'orzo o di grano, concentrati di energia e antiossidanti: immunostimolanti e depurative, regolano il pH fisiologico e sono una fonte privilegiata di vitamine A, C, E, del gruppo B (in particolare B12, carente nei regimi veg), ferro, potassio, zinco, magnesio e selenio, con proteine pari al 23%.
Protettive e adatte ai celiaci
L'erba di grano, in particolare, contiene anche vitamina B17, ad azione anti cancro, mentre l'erba d'orzo è ricca di vitamina K, che favorisce i processi di coagulazione e rinforza le ossa. Entrambe sono adatte ai celiaci, perché la germinazione azzera la presenza di glutine, che invece abbonda nel seme. Spicca infine la presenza di clorofilla, antiossidante simile per struttura chimica all'emoglobina del sangue.
Dove comprarla e come usarla
Si acquista nei negozi di alimentazione naturale in succo o in polvere, verificando che la disidratazione sia avvenuta a non più di 40 °, per non intaccare i fitonutrienti. Se ne possono assumere 1-2 cucchiai al giorno, la mattina, diluiti in acqua, latte vegetale o succhi detox di kiwi, sedano e mele verdi. Per un mini pasto dimagrante e anti ulcera si possono frullare 3 dl di latte di riso, un avocado, una presa di cumino e 2 cucchiaini di polvere d'erba; la stessa dose si può unire a fine cottura a un risotto alle erbe, cui regalerà una sfumatura verde, o spargere sulle bruschette di pane, tofu e pomodorini. Dopo un sforzo fisico o prima di esporsi al sole, si può arricchire un estratto di ananas, pompelmo e anguria con 1 cucchiaino di erba d'orzo o di grano, che reintegrerà i sali persi con il sudore e proteggerà la pelle dai danni dei raggi ultravioletti.
Coltivare in casa
L'erba d'orzo e quella di grano si possono coltivare anche in casa con l'aiuto di un germogliatore, partendo da semi biologici. Durante la germinazione, bisognerà avere l'accortezza di sciacquare spesso semi e piantine sotto l'acqua corrente (per eliminare eventuali muffe), scolarle e asciugarle prima di ridisporle sul substrato. L'erba così ottenuta (occorreranno 12-14 giorni) si tagliuzza nelle insalate, si aggiunge a fine cottura alle minestre o si spreme con un estrattore a bassa velocità, che non surriscalda i germogli e ne conserva inalterati i principi nutritivi. Il succo si deve bere subito, perché all'aria tende a ossidarsi: un bicchiere di questo elisir verde equivale al contenuto di vitamine di un chilo e mezzo di verdure!
Amelia Bertottilli
gennaio 2023