Con il loro packaging accattivante e le loro promesse di lucidità mentale e tonicità fisica, gli energy drink sembrano la bevanda perfetta per aiutarci ad affrontare l’impegnativa routine quotidiana. A reggere la velocità dei nostri tempi e a vivere sempre al massimo. Sarà per questo che le vendite continuano a crescere e si stima che nel mondo se ne ingurgitino annualmente oltre 6,5 miliardi di litri. Un boom che fa temere un eccesso di consumo, soprattutto presso fasce di persone particolarmente a rischio (come gli adolescenti), e che espone a molti problemi. Perché gli energy drink non sono e non possono essere considerati come le altre bevande. Vediamo perché.
Cosa c’è dentro?
C'è quello dell'amore pubblicizzato da un noto pornoattore e quello più amato da chi ricerca alte prestazioni sportive, che ha avuto come testimonial il più celebre dei motociclisti: sono tanti e per diversi utilizzi, ma cosa contengono gli energy drink?Fondamentalmente hanno gli stessi ingredienti, regolamentati da norme nazionali e comunitarie: acqua, zuccheri e sostanze eccitanti.
A variare, e a differenziare marche e prodotti, sono le quantità in cui sono presenti. La base è costituita dalla caffeina, un alcaloide presente in diverse piante che ha un effetto psicoattivo: ha il potere di rendere più eccitati, di migliorare i riflessi, la resistenza durante l’attività fisica e la capacità di concentrazione perché attiva un meccanismo in grado di fermare i messaggi di stanchezza che arrivano al cervello. Una lattina di energy drink americano contiene mediamente 120 mg di caffeina. Ossia più della dose raccomandata a un adolescente (100 mg) e oltre ¼ di quella consigliata a un adulto (400 mg). In Europa la situazione è diversa e la quantità di caffeina è inferiore. Resta comunque molto alta, tanto che sulle confezioni viene specificato “elevato tenore di caffeina” e se ne sconsiglia il consumo per bambini, donne in gravidanza e in allattamento.
Ingredienti stimolanti
La “ricetta” degli energy drink è formulata per potenziare l’effetto della caffeina grazie all’uso di ingredienti particolari, come per esempio la taurina, un amminoacido che agisce soprattutto sul metabolismo, aiutando a combattere stanchezza mentale e muscolare e senso del sonno. Stesso risultato per l’immancabile guaranà, estratto dai semi dell’omonima pianta originaria della foresta amazzonica e che apporta la guaranina, una sostanza simile alla caffeina, che porta a una maggior disponibilità degli ormoni dello stress (come andrenalina e noradrenalina), stimolando il sistema nervoso e aumentando la pressione e la frequenza cardiaca. Alcuni energy drink contengono anche una parte di ginseng, che aiuta ad affrontare lo stress e favorisce l'adattamento agli sforzi psico-fisici perché stimola la sintesi del cortisolo, l’ormone dello stress.
Zuccheri a go-go
Un altro aspetto poco virtuoso degli energy drink è il contenuto di zuccheri semplici, piuttosto elevato, che può favorire l’aumento di peso e portare a sovrappeso e diabete. Un problema ancora maggiore presso gli adolescenti, che già in Italia mostrano un tasso di obesità molto elevato. Di solito in queste lattine c’è un mix di zuccheri (come saccarosio e glucosio), a cui vengono aggiunti coloranti (alcuni sotto discussione, come il caramello), acidificanti e correttori di acidità.
Cosa si rischia
Le insidie degli energy drink non riguardano chi ne fa un uso moderato, una tantum. Le preoccupazioni sono rivolte soprattutto a chi ne fa un utilizzo continuo, soprattutto per la presenza della caffeina che, a dosi elevate, provoca insonnia, tremori, respirazione accelerata, perdita del controllo motorio. Ci sono anche studi sulla correlazione tra il consumo di caffeina e problemi come la pressione elevata e problemi cardiovascolari quindi le donne in gravidanza e le persone sensibili alla caffeina o con problemi di salute dovrebbero farne un uso moderato. I rischi dell’abuso di caffeina si moltiplicano nei più giovani. E gli energy drink ne sono i maggiori “fornitori” tra ragazzi e adolescenti. Quasi sette adolescenti su 10, tra i 10 e i 18 anni, consuma queste bevande. Ma l’organismo, in questa fase di crescita, non ha ancora la capacità di metabolizzare le sostanze e la caffeina, col suo effetto eccitante, può trasformarsi in una sollecitazione molto violenta di cuore e cervello. Per queste ragioni, nel 2016, il Parlamento Europeo ha vietato di promuovere le bevande analcoliche come “potenziatori delle prestazioni umane”.
Energy drink & alcool: una bomba
Diverso il discorso per gli adolescenti: l'alta quantità di zuccheri contenuti negli energy drink nella fase dello sviluppo può portare ad effetti particolarmente gravi come il diabete o l'obesità. Molto pericolosa l'associazione tra bevande stimolanti e superalcoolici. Soprattutto i più giovani amano mescolare gli energy drink alla vodka: il sapore dell'alcool è infatti attutito da quello dell'energy drink e riescono a bere così diversi cocktail di seguito. Con effetti che possono essere devastanti: l'energia data dalla bevanda stimolante maschera gli effetti dell'ebbrezza, la quale però permane, così come la capacità di ridotta di guidare, di affrontare i pericoli, di essere vigili.
Manuela Soressi
ottobre 2017