E' un vero e proprio ritratto delle abitudini alimentari degli italiani al risveglio quello che emerge dall’indagine “Io comincio bene” condotta da Doxa per Aidepi, l'associazione delle industrie del dolce e della pasta. Diminuisce la percentuale di italiani che fanno colazione e raddoppia quella di chi la salta a piè pari, ma sono ben 35 milioni gli italiani che, complici le raccomandazioni di dietologi e nutrizionisti, considerano irrinunciabile il primo pasto del mattino, da consumare in maniera varia e bilanciata. E se le donne amano consumarla a casa, tutti i giorni, cercando di diversificare il menu a seconda delle stagioni, gli uomini nella maggior parte dei casi si accontentano di un caffè preso al volo a casa o al bar. La buona notizia è che, rispetto all’anno scorso, cala dal 16 al 5% la percentuale di adolescenti che salta la prima colazione. Fondamentale in questo caso è il buon esempio, ovvero, se i genitori fanno colazione, aumenta del 50% la propensione dei figli a farla.
La ricerca rivela anche come sono cambiate negli anni le abitudini rispetto al primo pasto del mattino. Se negli anni 50 la zuppa di latte era la norma, con il boom degli anni 60 sulla tavola della mattina hanno fatto capolino i biscotti, i croissant e le creme da spalmare, per poi arrivare agli anni 80 con la diffusione dei corn flakes e agli anni 90 con i prodotti light. Ma cosa mangiano oggi gli italiani a colazione? Al primo posto trionfano i biscotti (66%), a seguire cereali e muesli (13%), pane e fette biscottate con marmellate e creme spalmabili (10%), poi merendine e brioche confezionati (6%). Bilancio negativo per frutta fresca e yogurt (3%), mentre tra le bevande spiccano latte (35%), caffè (33%), cappuccino (28%), anche se aumentano i consumatori di tè (14%).
Un altro dato interessante che emerge dalla ricerca è il tempo dedicato a questo rito: tra i sei e i dieci minuti per la maggioranza degli italiani. E se un buon 40% si dedica solo a questo, 3 persone su 10 mentre fanno colazione si dedicano anche ad altre attività, come guardare la televisione (30%), leggere mail e consultare social network, primo tra tutti Twitter. Da una ricerca commissionata da Lavazza e realizzata dall’agenzia We Are Social, tra aprile e settembre sono stati quasi 340mila i tweet lanciati dagli italiani al risveglio. Il record insospettabilmente è stato registrato nel piccolo centro di Portogruaro, in provincia di Venezia. Qui i cinguetii che accompagnano il breakfast hanno una frequenza pari a circa 3 volte quella di metropoli come Milano e Roma.
Silvia Tatozzi,
5 febbraio 2015