Competenti, tenaci, innovative, entusiaste.
Alessandra e Irene sono due volti di una filiera, quella dell'ortofrutta italiana, dove le donne sono in maggioranza (il 70% della forza lavoro) ma l'impronta è ancora maschile e sono gli uomini a occupare i vertici. Proprio per rilanciare, attraverso la voce femminile, un settore fondamentale sia per la nostra economia (siamo i primi in Europa con la Spagna), sia per la salute di tutti (frutta e verdura sono la base della dieta mediterranea), è nata l'Associazione Le Donne dell'Ortofrutta.
Nel 2021, dichiarato dalla FAO Anno internazionale della frutta e della verdura, le socie vogliono farsi sentire sempre di più, puntando alle pari opportunità, alla coesione del settore, la cultura e la comunicazione del prodotto, l'innovazione, l'ambiente e la sostenibilità.
Le Donne dell'Ortofrutta
"Quando fondai l'organizzazione, la prima in questo campo in Italia e in Europa (poi la Spagna seguì l'esempio), eravamo 30 socie", racconta Alessandra, "oggi siamo 110, con tante adesioni anche al Sud. Abbiamo rappresentanti di tutta la filiera: imprenditrici, addette al marketing, ma anche alla lavorazione e alla distribuzione. Le donne si occupano molto della qualità del prodotto e sono quindi le più adatte a raccontare l'eccellenza della nostra ortofrutta, coinvolgendo il consumatore in modo empatico". Per questo la comunicazione, diretta, forte e innovativa, ha un ruolo così importante nelle attività dell'associazione. Tra le iniziative più recenti, quest'anno è stata organizzata la terza edizione del Premio per l'innovazione Danila Bragantini (imprenditrice ortofrutticola veneta modello di avanguardia), aperto alle donne con progetti originali per il settore. Mentre #lortofruttachevorrei è una campagna social di successo per raccogliere idee sul futuro e creare una filiera innovativa e competitiva.
Nel numero di luglio in edicola trovate le ricette che Alessandra Ravaioli e Irene Bombarda hanno cucinato per noi.
di Marina Cella
foto di Michele Tabozzi
luglio 2021
