Magari resistiamo fino all’ultimo… eh beh, non proprio l’ultimo: fino quasi all’ultimo… e poi cadiamo sul dolce. Spesso sentendoci in colpa. Tante volte anche a torto, perché il dolce, sia per cominciare una giornata che per concludere un pasto, esibisce le sue belle credenziali: la colazione dolce stimola la creatività. E, secondo i ricercatori di un’università americana, il dessert a fine pasto contribuisce a mantenere il senso di sazietà durante la giornata, aiutandoci sostanzialmente a rimanere in forma.
Che il dolce sia di per sé da evitare è dunque un pregiudizio bello e buono, così come risulta esserlo quello secondo cui i dolci al cucchiaio sarebbero tendenzialmente meno calorici di quelli da forno (torte supersemplici a parte). Ebbene, pare proprio che sia il contrario.
Secondo una ricerca dell’università della Colombia Britannica, pubblicata sul Journal of Nutrition & Food Sciences, la cottura in forno ridurrebbe il tenore di zucchero fino a ben il 20%.
In realtà, la percentuale varia a seconda dei tipi di zucchero in questione: il 20% si riferisce a uno zucchero composto da un mix di fruttosio - lo zucchero semplice che si trova in frutta e verdura, sempre associato al glucosio - e il glucosio, appunto (che è molto uguale ma molto diverso), mentre quando si tratta di saccarosio puro (comunemente chiamato zucchero) la percentuale scende al 7%, 8%.
Da notare che sulle etichette degli alimenti confezionati, quando vengono indicate le calorie, queste si riferiscono sostanzialmente agli ingredienti in sé, senza tener conto delle eventuali variazioni apportate dalla cottura. Il che vuol dire che una bella torta appena comprata potrebbe essere in realtà più “dietetica” del previsto. Hip, hip, hurrà!!!
Carola Traverso Saibante
dicembre 2018