Vin brulé, coccola d’inverno, delizioso liquido antigelo, bevanda che “fa festa” e che può accompagnare per tutto l'inverno, anche quando le feste sono svaporate via. Ma cosa intendiamo per vin brulé? E soprattutto, come fare quello perfetto?
In realtà con questo nome ci riferiamo a diverse ricette di vino caldo speziato, i cui ingredienti e modi di preparazione variano a seconda delle provenienze e dei gusti. A partire dal vino che, se tradizionalmente è rosso, può essere anche quello bianco. Ci atterremo qui a una ricetta abbastanza “classica” per il nostro Paese: vino rosso, zucchero, cannella, chiodi di garofano, scorzette di limone e di arancia ne sono la base. L’intenzione è in questo caso fornire delle semplici regole che valgono per qualsiasi ricetta, e che lo renderanno divino!
Regola n.1: non usare vini scadenti. Certo, per il nostro vin brulé non stapperemo uno vino d’annata riserva prezzo d’oro, ma il vino caldo (come la sangria d’estate, d’altronde) non è una specie di spazzatura alcolica dove far finire i nostri fondi di bottiglia o etichette di dubbia qualità. Se si parte da un vinaccio, si fa bollire con un po’ di cannella e magari si aggiunge un liquoraccio, il risultato non sarà certo un ottimo vin brulé…
Stesso discorso vale per le spezie: utilizzata la cannella giusto una volta all’anno per fare il vin brulé, e quindi il bastoncino che avete è parte di quel pacchetto che avete comprato dieci anni fa al mercatino di Natale? Buttatelo.
Per quanto riguarda il tipo di vino, vogliamo sceglierne uno che abbia un po’ di carattere e che sia nello stesso tempo fruttato: un buon Merlot e Cabernet per esempio. Sceglietene uno, e non mischiatene diversi.
Se volete aggiungere un altro alcolico, consigliamo il Porto, o un brandy. Se volete la frutta fresca a pezzi, saranno arance, eventualmente limone, e mele. Per quanto riguarda le spezie, le altre che stanno molto bene col vin brulé sono cardamomo, anice stellata e noce moscata. Gli appassionati di zenzero possono tranquillamente osarlo.
Per quanto riguarda la preparazione, regola fondamentale è: fuoco basso. Il vino non deve bollire né bruciare. Ci vogliono circa una ventina di minuti. Il vin brulé va filtrato e servito fumante. Si conserva tranquillamente in frigo per tre giorni, quindi potete anche prepararlo in anticipo e poi riscaldarlo (sempre a fuoco lento!).
E infine lo zucchero. Innanzitutto, non deve essere necessariamente bianco, anzi: quello scuro è ottimo (anche il miele o altri dolcificanti naturali vanno bene, a chi piace). E poi, non avventatevi: potete metterne subito una parte giudiziosa, e poi aggiungerne ancora alla fine se ne manca, perché il rischio è quello di esagerare e rendere la bevanda stucchevole. Il che sarebbe un vero peccato, perché il vin brulé è una delizia che scalda persino il cuore!
Carola Traverso Saibante
aggiornato dicembre 2022