E adesso come si fa per la spesa? Dopo la firma del Decreto ministeriale dell11 marzo l'Italia è entrata in una nuova fase della lotta al Coronavirus. L'imperativo è di restare a casa, per evitare ulteriori contagi e gestire in modo più deciso l'emergenza.
In pratica dal 12 al 25 marzo tutte le attività non essenziali devono restare chiuse e sono previste multe per chi non rispetta questa norma.
Il decreto prevede che chiudano bar, pub e ristoranti e invece restino aperti tabacchi, edicole e soprattutto gli alimentari in ogni forma, dai negozi agli ipermercati.
I negozi di alimentari quindi sono aperti. Naturalmente devono essere rispettate le distanze di sicurezza e, per muoversi anche a piedi nella propria città, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha dichiarato esplicitamente che occorre sempre portare con sé il modulo di autocertificazione scaricabile dal sito del ministero dell'Interno (lo trovate qui). Lo stesso vale per chi si reca dal medico, in farmacia e per chi va in edicola (dove naturalmente trovate anche le nostre riviste Sale&Pepe e Cucina Moderna): occorre avere il modulo di autocertificazione. Se si viene fermati si rischia una multa.
E chi ha deciso di restare in casa del tutto, come può fare per la spesa? Le maggiori catene di supermercati hanno sistemi e app per l'acquisto online e la consegna a domicilio.
Tra le principali piattaforme ci sono Esselunga, Amazon Prime Now, Coop, Carrefour e Conad.
Altre sono: Supermercato24
Il primo passaggio è verificare che il supermercato faccia le consegne nella propria zona: sui siti ci sono appositi form che richiedono il cap di residenza, per controllare che l'area sia coperta.
Poi si procede selezionando uno per uno i prodotti che si vogliono acquistare, indicando tipo e quantità. Si mettono nel carrello virtuale e, infine, si paga alla cassa online, utilizzando la carta di credito o altre modalità di pagamento come poste pay o paypal.
In questi giorni le piattaforme sono sotto pressione e molti supermercati faticano a gestire gli ordini: in alcuni casi le consegne sono sospese fino a data da destinarsi. Purtroppo la cosa non si scopre, finché non si va alla cassa virtuale.
Alcuni segnalano esplicitamente che il servizio sta avendo problemi per via della grande quantità di richieste, come fa Cortilia, specializzata in frutta e verdura e altri prodotti freschi. Già a partire dalla home page assicurano che stanno potenziando l'app e il servizio per la consegna, per garantire al più presto un funzionamento più fluido delle tantissime richieste.
Altri invece non sono in grado ora di fare le consegne, ma la scoperta avviene solo nel momento in cui, carrello virtuale pieno, si fa per pagare.
Il suggerimento pratico è: prima di iniziare la spesa vera e propria, fate un test con pochi articoli. Chi è abituato a fare acquisti online, sa che selezionare i prodotti in modo consapevole, magari leggendo le etichette e verificando il prezzo più conveniente, richiede tempo. Quasi quanto aggirarsi tra gli scaffali reali).
Selezionate dunque pochi prodotti e andate direttamente al check out: se il servizio indica la data di consegna, allora potete tornare indietro, riempire veramente il carrello virtuale e finalizzare l'operazione. Diversamente... riprovate in un altro momento.
Alcuni produttori stanno mettendo a disposizione servizi di consegna diretta a domicilio. Nei prossimi giorni Sale&Pepe proverà a scoprire per voi chi è in grado di garantire il servizio e ve lo segnalerà.
Per chi vuole ordinare direttamente piatti pronti c'è il food delivery. In questo caso chi offre il servizio sono locali e ristoranti di ogni genere da quello più sportivo a quello blasonato: cucinano per voi e, non potendo al momento accogliere gli ospiti, lo coccolano a distanza, consegnando piatti e menu direttamente a casa. I veicoli di questo sistema sono Deliveroo, Glovo, Just Eat, Uber Eats e Social Food.
Nutribees propone piatti sani personalizzati, con consegna in tutta Italia.
Le regole igienico-sanitarie osservate, assicurano, sono rigorosissime. AssoDelivery e FIPE hanno scritto un documento con le linee guida, che ricalcano scrupolosamente le raccomandazioni del Ministero della Salute circa l'uso di prodotti igienizzanti, distanze interpersonali tra chi lavora e tra chi consegna il cibo e chi lo riceve.
Longino & Cardenal S.p.A., con i suoi cibi rari e preziosi, lancia un nuovo canale di vendita “B2C”, che per la prima volta dà accesso ai suoi prodotti d’élite anche ai consumatori privati appassionati di alta cucina, che potranno ricevere a casa i prodotti L&C destinati finora ai principali ristoranti stellati. Per fare ordinazioni si rimanda alla pagina facebook.
E poi infine c'è la solidarietà di quartiere: in qualsiasi area d'Italia ci sono sicuramente fruttivendolo, ortolano e piccoli negozio di alimentari che offrono da sempre servizi di consegna a domicilio. Sono spesso realtà da riscoprire. E in questo caso ci si deve affidare al passaparola e alla rete sociale di zona.
Ed ecco che la buona comunicazione tra vicini di casa torna utile. Non resta altro che provare!
di Barbara Roncarolo
12 marzo 2020