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Pasta avanzata: come ridare vita al più buono dei rimasugli

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Può capitare che ne resti una piccola porzione sul fondo della zuppiera. Come riciclarla? Vade retro microonde, benvenute padelle e forno. Per riportare in tavola con gusto i piatti del giorno prima

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Aiuto, è avanzata la pasta! Quante volte vi sarà capitato: perché un familiare all’ultimo non è tornato a pranzo o a cena o perché ne avete cucinata troppa per gli amici. Finisce che, al momento di rigovernare, ne è rimasta una porzione sul fondo della zuppiera. Buttarla è un peccato. Così, la trasferite in un contenitore, la coprite, la schiaffate in frigo e, il giorno dopo, la infilate nel microonde. Alla fine, la sbocconcellate di malavoglia, perché nel frattempo si è asciugata e stracotta. Se il quadretto vi è familiare, è giunto il momento di dire basta e ridare finalmente vita e dignità a quel rimasuglio di spaghetti o maccheroni. Potete farlo ispirandovi alle nostre ricette che da un piatto, circa 250 g di pasta già cotta e condita, ricavano una nuova portata che, nella maggior parte dei casi, sarà adatta a 2-3 persone.


La frittata
Non potevamo che partire da questa pietanza così buona che la tradizione napoletana ne ha fatto una ricetta celebre e amatissima in cui spaghetti o vermicelli si cucinano apposta per renderli protagonisti di un tortino con tanto di farciture. Per estensione, potete realizzare una frittata di pasta con qualunque altro formato, condito con un semplice sugo di pomodoro e basilico, ma anche con verdure, salumi e persino ragù. Al piatto avanzato unite 4 uova sbattute e mescolate bene con 2 forchette, soprattutto se la pasta è lunga, in modo da “scollarla” (fatalmente, raffreddandosi si sarà un po’ compattata) e velarla bene di uova. Regolate di sale e pepate a gusto. Se il condimento di partenza era molto semplice, potete rendere la preparazione più ricca unendo dadini di salame, mortadella, mozzarella ben scolata. Una manciatina di parmigiano grattugiato, un trito di erbe fresche e un pizzico di fantasia completeranno il vostro composto, da dorare in padella, con il coperchio, girando la frittata a metà cottura. Oppure, da versare in pirofila e cuocere al forno.


Il pasticcio
Altro grande classico, riprende questa volta la ricetta della pasta al forno. In questo caso, sono più indicati i formati corti come mezze maniche, rigatoni, penne e così via. E potete osare con ravioli e tortellini, persino quelli che avete scolato dal brodo! Dopo aver separato bene i vari pezzi, mescolateli con circa 500 ml di besciamella, pronta o fatta in casa. Potete unire le stesse aggiunte di salumi o formaggi suggerite per la frittata. Al termine, spolverizzate la superficie di parmigiano o grana grattugiato, anche mescolati a una cucchiaiata di pangrattato, e cospargetela con fiocchetti di burro. 15-20 minuti in forno a 180°, possibilmente ventilato, creeranno sul pasticcio una crosticina golosa.


Il pie
Mescolate la pasta avanzata con qualche cucchiaiata di besciamella e formaggio grattugiato. I formati più adatti sono i più piccoli come tubetti, sedanini, pennette o mafalde corte, ma potete usare anche pasta all’uovo come tagliatelle o pappardelle, tagliuzzate. Arricchite a piacere: provate ad aggiungere una tazza di piselli, lessati molto al dente, e circa 100 g di prosciutto cotto a dadini. Foderate di pasta sfoglia uno stampo a pareti alte, facendola risalire sui bordi. Bucherellate il fondo e disponetevi la pasta. Chiudete con un altro disco di sfoglia e sigillate bene i bordi. Praticate un foro al centro del coperchio e infilatevi un rotolino di carta da forno, per far sfiatare il vapore. Spennellate con un tuorlo, sbattuto con poca acqua, e infornate circa 25 minuti a 180°, finché il pie è ben dorato.


Le crocchette
Qui l’ispirazione viene dagli arancini di riso. I risultati migliori si ottengono con pasta lunga, tagliata a pezzetti e mescolata con 2 uova sbattute e formaggio grattugiato a piacere. Prelevate un cucchiaiata di pasta, formate un incavo al centro e farcite con un po’ di ragù di carne o di salsiccia, piselli lessati, dadini di caciocavallo o provola. Richiudete con altra pasta e modellate una grossa polpetta. Confezionate allo stesso modo tutte le crocchette, infarinatele e passatele in un altro uovo sbattuto, infine nel pangrattato. Friggetele in abbondante olio di arachidi fino a doratura.


Al salto
In questo caso, da un piatto di pasta otterrete solo... un piatto di pasta! Ma davvero goloso. La tecnica, infatti, non prevede aggiunte di sorta. È l’ideale per la pasta lunga: dal più semplice degli spaghetti al pomodoro agli avanzi di amatriciana o carbonara. Scaldate bene in una padellina antiaderente un generoso filo d’olio o una grossa noce di burro. Versatevi la pasta e allargatela con una spatola in modo da coprire il fondo del recipiente con uno strato sottile. Fate dorare a fiamma vivace finché la parte inferiore è croccante. Girate questa “cialda” di pasta e friggetela sull’altro lato, sempre a fuoco alto, schiacciandola leggermente con la spatola. I fan di questo sistema apprezzano persino qualche punto un po’ bruciacchiato. Passate la pasta al salto su carta da cucina, per assorbire l’unto in eccesso, e gustatela caldissima. Le versioni “rosse” si possono accompagnare, se vi piace, con una cucchiaiata di sugo pronto o una semplice dadolata di pomodoro fresco. Vi garantiamo che, al primo assaggio, vi verrà da esclamare: altro che pasta riscaldata!


febbraio 2022

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