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Gas, cosa sono e come funzionano i gruppi di acquisto

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I gruppi d'acquisto si diffondono e si strutturano sempre di più, anche aprendo reti di negozi in molte città

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Equità, solidarietà, sostenibilità. Questi i tre pilastri dei Gruppi d’acquisto solidale (Gas), un fenomeno nato in Emilia una ventina d’anni fa che si è sviluppato sempre di più, fino a diventare un movimento di massa, visto che oggi in Italia se ne contano oltre 1800. Da qualche tempo i Gas hanno anche iniziato a occuparsi di distribuzione dei prodotti, creando dei punti vendita riforniti acquistando direttamente dai produttori, in genere biologici, e anche la legislazione ha riconosciuto formalmente questo tipo di economia.

In giro per l’Italia
A Roma c’è una rete di punti vendita di prodotti solidali non solo alimentari che fa capo alla cooperativa sociale Pangea-niente troppo. Nella “Bottega del cibo” di piazza Bologna si possono trovare caffè, cacao, spezie, zucchero provenienti dal sud del mondo realizzati nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente e alimentari prodotti in Italia da economie solidali. Biologici, anche freschi, senza glutine e vegan.
Inoltre, ci sono consegne settimanali di frutta e verdura e molti altri prodotti freschi a Km zero attraverso il Gruppo di acquisto solidale. Tra i prodotti italiani provenienti da economie sociali ci sono pasta, passata di pomodoro, condimenti, taralli, vini, birre artigianali.
A Genova c’è una rete di cinque negozi solidali chiamati “Botteghe del mondo” che propongono prodotti e progetti di commercio equo e solidale provenienti da oltre 150 gruppi di piccoli produttori di Asia, Africa e America Latina: artigianato e alimentari di alta qualità e realizzati nel pieno rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. Promuovono inoltre la finanza etica e il turismo responsabile, oltre a diverse attività culturali e di sensibilizzazione sui temi dell’economia solidale.
A Rimini, RiGas, gruppo di acquisto con oltre duemila iscritti, ha come punto di ritiro della merce un negozio in città, dove si trovano referenze di piccoli produttori. A Como la cooperativa Corto Circuito organizza mercati settimanali con i produttori dei Gas che consegnano l’ordine per i Gas e vendono il resto della produzione liberamente. A Padova la cooperativa Bio Rekk confeziona e distribuisce cassette settimanali su abbonamento. A Pescara i Gas hanno aiutato la nascita dell'emporio Primo Vere in cui gli stessi prodotti sono disponibili per i cittadini; nella provincia di Varese la coop. Aequos si occupa di distribuire settimanalmente il fresco ai Gas grazie all’impegno volontario degli stessi gasisti.

Filiera cortissima
La rete di economia solidale Eventhia ha creato “La bottega etica”, una relazione cooperativa fra commercianti, clienti e fornitori, senza altri intermediari. In pratica un Gas permette ai titolari di piccoli negozi di prodotti tipici e naturali di formare un proprio gruppo di clienti che possono ordinare i prodotti sulla piattaforma online, per passare poi a ritirarli o ricevendoli direttamente a casa.
L’obiettivo dei promotori non è quello di realizzare un semplice e-commerce, ma di accorciare la filiera e rendere più agevoli gli acquisti pur mantenendo un rapporto tra produttore, negoziante e cliente. Diversamente dai Gas che sono basati sul volontariato e non hanno scopo di lucro, il gruppo in bottega ha un ricarico sui prodotti, ma chi ne fa parte ha il vantaggio di poter ritirare i prodotti in tutto l'arco di apertura e di non dover fare turni di volontariato.
Spesso sono gli stessi clienti a proporre l’ordine di un determinato prodotto direttamente dal produttore e in questo processo il negoziante ha la certezza di non fare giacenze e grazie anche al risparmio sul trasporto, il prezzo finale è più conveniente.

Manuela Soressi

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