Cosa mangiare tutti gli altri giorni, per mirare a una lunga vita? Quali sono in sostanza i cibi della longevità?
Ci sono molti alimenti che per le loro svariate proprietà possiamo considerare alleati della lunga vita. Un esempio per tutti è la frutta a guscio: la scienza ha chiaramente dimostrato che chi consuma regolarmente noci, nocciole&c campa più a lungo. In questa sede ci occupiamo adesso di quei cibi contemplati dalla dieta chiamata “Smartfood”, che li descrive come mima-digiuno, perché attivano proprio la stessa reazione metabolica di un digiuno.
L'idea di base di questo regime è che il digiuno fa bene (controllato, è ovvio): depura e attiva il metabolismo. E gli esperti dicono che bisognerebbe farne almeno un giorno al mese: regala salute e longevità.
La dieta Smartfood è stata messa a punto oramai da qualche tempo da Eliana Eliotta in collaborazione con la nutrizionista nutrizionista Lucilla Titta e con lo scienziato Giuseppe Pelicci, primo al mondo ad aver dimostrato l’esistenza dei geni dell’invecchiamento nei mammiferi. Sono state consultate migliaia di ricerche scientifiche, e la dieta è stata impostata con la collaborazione dell’Istituto europeo di oncologia (IEO) di Milano.
Il risultato è una lista di 30 alimenti, identificati come “Smart”, che non solo aiutano a perdere i chili di troppo, ma a prevenire una serie di patologie cardiovascolari, metaboliche e neurodegenerative. Cibi che allungano la vita, insomma.
I 30 alimenti sono a loro volta suddivisi in: 20 “longevity” e 10 “protective”. Iniziamo dalla sopra menzionata frutta a guscio, ma anche la frutta fresca. E poi le proteine: poche e vegetali, ossia legumi. E per quanto riguarda i carboidrati? Cereali integrali.
Per condire? Peperoncino, che contiene la capsaicina dalle proprietà antiage e tende a inibire l’appetito, contrastando quindi le calorie superflue. Curcuma, con la sua versatile e potente curcumina, che da millenni viene usata per curare, insaporire e non invecchiare. E poi aglio, cipolle e capperi, che contengono la quercitina, un importante flavonoide.
Cosa bere? The, sia verde che nero: contiene l’epigallocatechingallato, una delle molecole che mima gli effetti del digiuno. Vino no, perché risulta tossico, nonostante venga dall’uva che, soprattutto nella buccia, contiene il resvatrolo, che agisce proprio sul gene della longevità.
E per dessert? Cioccolato, rigorosamente fondente (minimo 70%). Contiene – come le come mele e i cachi - la fisetrina, un’altra delle molecole smart rispetto alla longevità. Tra queste spiccano le antocianine, presenti nella maggior parte dei cibi longevity: fragole, arance rosse, cavoli cappuccio rossi, ciliegie, frutti di bosco, melanzane, mele rosse, uva nera, patate viola, prugne viola e radicchio rosso.
Un altro scienziato italiano, Valter Longo, direttore del programma di Oncologia e longevità dell’IFOM e definito dal Time “guru della lunga vita”, ha sperimentato in laboratorio una dieta mima-digiuno (Dmd), da seguire per 5 giorni ogni 3-6 mesi: oltre a far dimagrire regalerebbe 10 anni di vita in più, se seguita regolarmente.
La sua Dieta della Longevità – che contiene la Dmd - ha alcuni punti in comune con la Smartfood: legumi come principali fonte di proteina – e poi pesce due o tre volte alla settimana, e zero carne per gli adulti. Cereali integrali e altri carboidrati complessi (che si trovano anche, e preferibilmente, nelle verdure, come carote e pomodori). Grassi insaturi buoni che si trovano per esempio nella frutta a guscio. Le differenze sono sulla frutta: non più di uno al giorno, per ridurre al massimo gli zuccheri. E poi, olio d'oliva a gogo.
Differenze a parte, c’è un concetto comune fondamentale: il cibo è una medicina, e mangiare bene vuol dire prevenire la malattia e curare la salute.
Carola Traverso Saibante
marzo 2017