Cade nel giorno della seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno: questo il calcolo che, da millenni, identifica l'inizio del nuovo anno cinese. Festeggiato in patria e nelle Chinatown di tutto il mondo con un tripudio di fuochi, sfilate di dragoni, maschere, danze rituali, lanterne e, naturalmente, cibo e libagioni.
Quest'anno, è il 27 gennaio, quando secondo l'oroscopo cinese si entrerà nell'anno del Gallo di Fuoco: un segno che promette di donare energia e intraprendenza dando letteralmente la sveglia al mondo.
Ci siamo fatti raccontare le tradizioni, nelle strade e sulle tavole, da Marco Liu, giovane ristoratore italocinese del Ba Asian Mood di Milano (clicca qui).
"In tutte le comunità è presente uno sciamano, una sorta di grande saggio al quale la gente si rivolge per sapere come andrà il nuovo anno e qual è il modo migliore per accoglierlo. È lui, per esempio, che decide l'ora più propizia in cui dare il via ai festeggiamenti, durante i quali non mancano mai grandiosi spettacoli pirotecnici".
Celebrazioni che proseguono per diversi giorni nelle strade e nelle piazze, nei villaggi e nelle città, ma anche - naturalmente - nelle case e nei ristoranti.
Un raffinato menu di pesce
"Per la sera di Capodanno, si scelgono i cibi più pregiati. In particolare pesce e frutti di mare, anche nelle campagne, dove questi alimenti vengono consumati di rado".
Tra le preparazioni più ambite, la zuppa di pinne di pescecane: laboriosa e lunga da preparare (occorrono 3-4 giorni di ammollo per rigenerare le pinne essiccate), si tratta di un'usanza che in Cina resiste nonostante l'avversione degli animalisti, schierati in difesa della sopravvivenza di questa specie ittica.
Meno controversa la pesca all'abalone, mollusco monovalva molto richiesto: "Può raggiungere dimensioni considerevoli (anche mezzo metro, ndr), ma noi preferiamo gli esemplari più piccoli, con conchiglie lunghe circa 10 cm, che cuciniamo a vapore e serviamo con sedano e bulbi di giglio di montagna". In alternativa, anche il carnoso frutto di mare può finire in zuppe eleganti.
Tra gli alimenti più raffinati l'astice e l'aragosta, anch'essi sempre presenti sulle tavole di festa. Fra le tecniche di cottura preferite il quiong yao, spesso abbinato al pesce bianco di mare, come il branzino, o d'acqua dolce, come il persico: "Il pesce o il crostaceo sono cotti a vapore poi marinati in una salsa di cipollotto, scottato in olio, con salsa di soia, aceto di riso scuro, zucchero e zenzero".
Gli immancabili: ravioli e noodles
Altra pietanza irrinunciabile sono i ravioli: "Una vera specialità! Di carne e cipollotto, brasati o a vapore, sono fagottini portafortuna sempre serviti in ogni menu", spiega Marco. Che ci racconta anche di particolari noodles: "gli spaghetti di fecola, che sono simili nell'aspetto a quelli di soia, fini e traslucidi, ma una volta cotti sono teneri e collosi, insaporiti con carne macinata, funghi, cipollotto e un condimento a base di calamari secchi".
Dulcis in fundo
L'elenco delle delizie prosegue con le specialità dolci: "Ci sono le frittelle di zucca, i dolci di riso chiamati tang yuan e i moon cake, tortine tipiche della Festa della Luna, che cade in autunno, ma che "resistono" fino a Capodanno, un po' come il panettone che a Milano si mangia fino a San Biagio, il 3 febbraio".
Ci sono poi cibi che simboleggiano la buona sorte già solo per come si chiamano. Per esempio, gli gnocchi di riso dolci il cui nome, niangao, è composto da due fonemi che significano "anno" e "alto" e sono quindi automaticamente di buon auspicio. Così come mandarini e cachi, entrambi frutti che hanno nel nome fonemi benauguranti.
Brindisi al nuovo anno
A differenza di quanto facciamo noi, i banchetti non sono accompagnati da vini e spumanti: "Anche se le nuove generazioni si stanno avvicinando al consumo di vino rosso, tradizionalmente si pasteggia a tè. Al massimo, si può concludere con quello che voi al ristorante ordinate come 'grappa' ma in realtà è un distillato non di vinacce ma di cereali come riso, sorgo o frumento".
Il modo migliore per concludere il cenone dando il benvenuto al nuovo anno con il giusto "spirito".
Roberta Fontana
Gennaio 2017
Foto: Filckr/Laurence & Annie