Quest'estate il Brasile è protagonista, perché ospita le Olimpiadi 2016. Questo ci offre un buon pretesto per andare a scoprire la cucina di questo affascinante Paese che riserva grandi sorprese, perché a una forte ricchezza di ingredienti abbina una intensa attività creativa, tipica in genere di tutti i Paesi emergenti.
Comida de botequim, rodizio, churrasco, comida bahiana? Ecco i modi di mangiare più significativi di un Paese che da solo rappresenta un continente: il Brasile. Il territorio di tutta l’Europa non è sufficiente a coprire la sua intera area geografica. Un melting pot, frutto di incontri fra terre anche molto diverse fra di loro.
Ma sono soprattutto le persone a creare differenze e incontri di così tante etnie: dai discendenti degli africani, che occupano soprattutto il Nord ai tedeschi, agli irlandesi, che hanno preferito il Sud; dai giapponesi agli italiani, che si incontrano un po’ ovunque, alle etnie autoctone. Per non parlare dei francesi e soprattutto dei portoghesi.
Questi fattori generano una cucina davvero variata e incredibilmente interessante. Da tutto ciò nascono locali speciali, come i botequim, una sorta di osteria/tapas bar, generalmente con sistema di servizio a rodizio, ovvero a rotazione. Qualche tentativo di emulazione è stato realizzato anche in Italia, con i giro pizza, i giro sushi, i giro grigliate, ecc., generalmente realizzati con meno maestria, rispetto a quella dei brasiliani. Nei botequim vi verranno offerti in continuazione delizie come le bolinhas de camaraoes o de queijo (polpettine di gamberi o i formaggio), camaraoes alho e oleo (gamberi aglio e olio), deliziosi fritti di ogni genere e natura, spiedini di formaggio, ma anche qualche carne alla brace e tanto altro, manioca fritta, a seconda della fantasia dei cuochi.
Il sistema a rodizio si applica principalmente al churrasco, la grande grigliata di carne con i suoi mille accompagnamenti. Sfileranno fra i tavoli i camerieri con spade che infilzano delizie appena grigliate, come la picanha (codone di manzo con il suo grasso), il cupim (gobba di zebù lessata a lungo e poi grigliata), salsiccette, pollo, solo per citare i principali. Vi arriverà sul tavolo in continuazione carne appena cotta alla brace, finché non ne potrete più: sarà solo allora che mostrerete sul tavolo il cartellino rosso, segnale che vi siete arresi. Lo stesso sistema a rodizio si applica anche alla pizza che, incredibilmente, nel paese delle Olimpiadi 2016 è sensazionale, sottilissima e croccante, con guarnizioni esotiche o meno di ogni tipo. Per il mezzogiorno avrete a disposizione locali con buffet giganteschi di cibo venduto a peso.
Ma non pensate che questi locali siano solo popolari: ce ne sono tanti che offrono ricette particolarmente raffinate. In Brasile un fiore all’occhiello per chi ama i cibi di origine africana è la cucina bahiana. Potrete trovare locali arredati con il bellissimo artigianato locale in cui vi verranno serviti piatti come il vatapà, citato con maestria in Dona Flor e i suoi due mariti, di Jorge Amado, una sorta di zuppa densa a base di manioca, olio di dendè, rosso come il fuoco, gamberetti secchi, arachidi, banane platano e tanto altro.
Non perdete gli acarajè, deliziose polpettine preparate con arachidi, gamberi secchi, peperoncino e altri speciali ingredienti. Potrete gustarli anche come street food, venduti da donne bahiane nei costumi tipici tutti bianchi, cariche di collane rituali, legate al candomblé, una forma religiosa politeistica, che influenza fortemente anche la cucina.
E non è finita: il grande Paese della saudade, una sorta di amorosa nostalgia, una forma di legame con quel territorio lussureggiante e ricco di fascino, sarà in grado di offrirvi anche la cucina di chef giovani e geniali, che si ispirano agli ingredienti autoctoni, come il cocco, il cuore di Palma, tante delizie che provengono dall’Amazzonia e, perché no, una cucina speciale ispirata al pesce dei grandi fiumi. Il più famoso è Alex Atala che, naturalmente, vive e ha il suo ristorante a Sao Paulo, la metropoli per eccellenza, il luogo in cui potrete scoprire tutte le cucine del mondo e sperimentare l’avanguardia culinaria più estrema o acquistare gli ingredienti più incredibili. Non da meno, con il suo fascino coinvolgente e le sue infinite praias (spiagge), Rio de Janeiro.
Insomma, per chi ha la fortuna di essere in Brasile proprio per le Olimpiadi 2016 non mancano le occasioni per tante piacevolissime scoperte culinarie.
Monica Sartoni Cesari
luglio 2016
foto credit: Catarina Belova / Shutterstock.com