Liberarsi dalle zanzare senza usare nessun insetticida e nello stesso tempo riciclare la plastica? È possibile. Ecco una trappola fai-da-te che, nella sua semplicità, promette di regalarci il piacere di risolvere il problema più fastidioso dell’estate.
Certo, il piacere non sarà altrettanto per le zanzare che catturiamo: tentiamo prima di allontanarle, magari bordeggiandoci di piante aromatiche (oltre che di gerani). Hanno il pregio di tenere alla larga gli insinuantissimi insetti, e potremmo poi usarle in cucina per un fresco tocco aromatico alle nostre ricette: basilico, lavanda, menta, timo (soprattutto quello citronato), citronella, rosmarino.
E poi, ci sono cibi (vedi anche) che, modificando l’odore del nostro sudore, dovrebbero aiutarci in questa lotta: l’aglio – da mangiare rigorosamente crudo, il peperoncino, la noce moscata e le già citate piante aromatiche
Se ancora non fosse abbastanza, passiamo alle maniere forti: ecco come preparare la trappola micidiale.
Gli ingredienti sono questi: una bottiglia di plastica da riciclare - tipo quelle dell’acqua – meglio se grossa, possibilmente da 2 litri. Lievito di birra, 1 grammo. Zucchero, 3 o 4 cucchiai – meglio usare quello di canna. Acqua, 200 ml. Cartone, cartoncino, o stoffa nera (o ancora, un sacco di plastica nero per la spazzatura). I ferri del mestiere sono poi lo scotch, un contenitore per scaldare l’acqua, un paio di forbici (o un coltello o un cutter).
Procediamo. Tagliare il collo alla bottiglia di plastica, un centimetro prima che inizi la diminuzione della sua circonferenza. Scaldare l’acqua e sciogliervi dentro lo zucchero. Continuate a farla bollire, per una decina di minuti circa, in modo da eliminare le eventuali tracce di cloro. Poi lasciatela raffreddare.
Versate l’acqua nella bottiglia tagliata e poi aggiungete il lievito. Attenzione: non mescolate! In questo modo la reazione chimica che si scatena si protrarrà più a lungo. Infatti abbiamo appena creato una reazione chimica che sarà l’amo per zanzare: l’anidride carbonica, che le attirerà verso la trappola.
A questo punto incastriamo il collo della bottiglia capovolto a mo’ d’imbuto, nella metà inferiore della bottiglia che contiene la nostra acqua “truccata”. Diam una passata di scotch intorno al bordo del collo capovolto. E poi, camuffiamola, rifasciandola completamente di cartoncino o il panno nero - otterremo un cilindro, che lascerà aperta la parte superiore.
La trappola è pronta. Adesso piazziamola in un luogo della casa strategico, buio e preferibilmente umido. Se vogliamo usarla all’esterno, possiamo anche appenderla (perforando preventivamente la bottiglia).
Per un paio di settimane dovremmo poter stare tranquilli: zzzzzzzzzzzzzzzz ridotti drasticamente! Dopo di ché, prepariamoci a togliere il cartoncino (per poi riutilizzarlo).
Un avviso: non andremo a scoprire un bello spettacolo, con la bottiglia nera di zanzare annegate.
Ripetere la ricetta, e preparare un’altra trappola. Funziona davvero? Mah, sui risultati i pareri e le esperienze sono discordanti…
Carola Traverso Saibante
1 giugno 2016
Foto: Wikipedia/BARILLET-PORTAL David