Una pianta erbacea interessante per le sue proprietà salutari, originaria dell'Europa, dell'Asia e del Nord America, appartenente alla stessa famiglia delle margherite. È il tarassaco, ovvero il Taraxacum officinale, chiamato anche 'dente di leone', le cui foglie e radici sono ricche di sostanze nutritive, con numerosi benefici per la nostra salute.
Scopriamo i più importanti con Raffaella Melani, biologa nutrizionista, che ci offre qualche suggerimento anche per sfruttarli nell'alimentazione di tutti i giorni.
Il tarassaco è innanzitutto una concentrazione di vitamine e minerali. Spiega la Melani:"È da sottolineare che è un' ottima fonte di vitamina K, importante per la normale coagulazione del sangue e il mantenimento delle ossa sane. Tra i minerali spicca il calcio (100g forniscono più del 10% della dose giornaliera raccomandata) che coadiuva la normale crescita e lo sviluppo dell'osso nei bambini e, soprattutto, aiuta a ridurre la perdita di minerale osseo nelle donne in post-menopausa. Inoltre contribuisce al normale metabolismo energetico e alla funzione muscolare e neurotrasmissione. Presente anche il fosforo, anch'esso importante per la salute delle ossa e dei denti, nonchè essenziale per la salute delle membrane cellulari".
Notevole anche la concentrazione di folati.
Chiarisce la dottoressa: "I folati sono sostanze che contribuiscono alla sintesi degli amminoacidi, alla formazione delle cellule del sangue. Inoltre, sono importanti per la riduzione della stanchezza e dell’affaticamento e, soprattutto, per la crescita del tessuto materno durante la gravidanza. Nel tarassaco va anche citata alche la presenza di magnesio che è parte della molecola della clorofilla e nell’uomo contribuisce al normale metabolismo energetico e alla riduzione della stanchezza, al funzionamento del sistema nervoso e di quello muscolare".
È interessante notare come diversi studi dimostrino che il tarassaco (soprattutto la radice) può essere utile nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Specifica la dottoressa Melani: "La radice di tarassaco ha la possibilità di ridurre i livelli di colesterolo alto, una condizione che può portare alla malattia coronarica".
Ma non finsce qui. Aggiunge la dottoressa: "Estratti di tarassaco sono stati studiati estensivamente negli ultimi anni per la sua attività antidepressiva e antinfiammatoria. Il tarassaco esercita un'azione tonica e stimolante dell'appetito ed è considerato un buon rimedio ai problemi di digestione". Infine, il tarassaco ha trovato applicazione anche nella cura di problemi epatici e alla cistifellea.
Infine, spiega Raffaella Melani: "In alcuni studi, pubblicati su riviste scientifiche, si è dimostrato che l’estratto naturale può colpire efficacemente le cellule tumorali del colon-retto e che potrebbe essere un supporto antitumorale non tossico ed efficace, complementare alle chemioterapie attualmente disponibili. Il suo uso potrebbe rivelarsi non solo efficace, ma anche associato a meno e meno gravi effetti collaterali e migliorare la qualità della vita e possibilmente aumentare la durata della vita dei pazienti oncologici anche nei tumori ematologici, tant’è vero che il suo utilizzo è stato approvato dallo studio della salute canadese per gli studi clinici di fase I (Ovadje, Pamela et al. Oncotarget 2016)".
Per concludere, sia la radice che le foglie verdi del tarassaco sono ricchi di sostanze nutritive e possono quindi essere usati come rimedi naturali e come ingredienti versatili. È bene fare attenzione solo in caso di assunzione di determinati farmaci: potrebbe infatti interferire con l'assunzione di antibiotici, litio, diuretici e alcuni farmaci modificati dal fegato. In tutti gli altri casi può essere introdotto nell'alimentazione quotidiana perchè è ricco di sapore e facilmente disponibile. Suggerisce la Melani: "Può essere consumato cotto al vapore, saltato in padella, in frittata o addirittura crudo (le foglie si raccolgono in genere in primavera, n.d.r.). I fiori (che si raccolgono da marzo a ottobre, n.d.r.) possono essere utilizzati per dare più sapore alle insalate, ma c’è anche chi li conserva sott’olio. La radice di tarassaco (da raccogliere preferibilmente in autunno, n.d.r.), spesso in polvere e tostata, ha un sapore terroso e amaro. Può completare una varietà di piatti e essere usata come sostituto del caffè o aggiunta cruda alle tisane".
Elisa Nata
settembre 2018