In India viene utilizzata come medicina, spezia e colorante e per la sua particolare colorazione è conosciuta anche come “zafferano d’India”. Nella preparazione i rizomi, la parte contenente i principi attivi, vengono bolliti per ore, poi vengono essiccati e infine vengono pestati fino a ottenere una polvere di color giallo-arancione.
Nel risotto, nella pasta, nelle patate e nei frullati: l’etnico-mania della gastronomia ha fatto sì che questo ingrediente, che è bene consumare a crudo, sia sempre più ricorrente nelle nostre tavole e uno dei trend più potenti degli ultimi mesi è proprio il cosiddetto Golden Milk, o latte d'oro, bevanda della medicina ayurvedica dalle mille virtù composta da latte vegetale, miele e curcuma, appunto. A spiegar la fama crescente di questa sostanza sono anche le sue proprietà, tra le quali il ruolo di neuroprotettore (ma non solo). Tanto che ne “La dieta Smart Food”, recente caso editoriale scritto da Eliana Lotta, rientra anche la curcuma, considerata uno degli alimenti intelligenti in grado di allungare la vita.
Nella malattie di Alzheimer e in generale in tutte le patologie neuro-degenerative o nei disturbi neurologici viene infatti indicata come un fattore protettivo, il che significa che è in grado appunto di proteggere il cervello dalla degenerazione e dall’accumulo di proteine nocive. Le due sostanze benefiche della curcuma sono in particolare la curcumina (clicca qui), definita scientificamente una sostanza con effetti neuro-protettivi e indicata come sostanza in grado di alleviare i sintomi delle patologie neuro-degenerative e in particolare l’Alzheimer (tanto è vero che nelle zone dove si consuma tanto curry l’Alzheimer è quasi inesistente) e il turmerone aromatico.
Su questo ultimo alcuni esperimenti hanno dimostrato che a concentrazioni opportune stimola la proliferazione delle cellule staminali neuronali fino all’80 per cento, accelerandone il differenziamento. Inoltre il turmerone è associato a un’espansione dell’ippocampo e a una maggior ampiezza della zona subventricolare, aree nelle quali vengono prodotte nuove cellule nervose. Lo hanno scoperto in particolare i ricercatori dell'Istituto di Neuroscienze e Medicina di Jülich, in Germania, in uno studio pubblicato su Stem Cell Research & Therapy, sperimentando l'effetto del turmerone aromatico sia in vitro che in vivo e conducendo i trias su cellule staminali neurali di ratto coltivate in laboratorio.
E’ noto poi che la curcuma è un antidolorifico naturale capace di alleviare le infiammazioni e aumentare le difese immunitarie. Infine è antitumorale, aiuta la digestione, ha proprietà cicatrizzanti, è disintossicante per il fegato, favorisce la digestione, allevia i problemi respiratori, lenisce i dolori muscolari, allevia i dolori mestruali. Difetti ne ha ben pochi, ma a fronte di tante virtù è bene sempre ricordarsi che rallenta la coagulazione del sangue e può causare ipoglicemia. Ma considerati i benefici le si può tranquillamente perdonare questa piccola pecca.
Emanuela Di Pasqua,
13 giugno 2016
Photo credits: Wikipedia