Ricche di vitamine e povere di grassi, le carote sono un vero e proprio concentrato di virtù. Ecco perché e come introdurle nella dieta quotidiana.
In principio era nera Conosciuta dai botanici come “Daucus Carota”, questa pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere si presenta con delle infiorescenze a forma di ombrello e la parte che noi consumiamo è la radice. Le prime carote vennero coltivate nell’antico Egitto, in Iran, Afghanistan e Pakistan, ed erano di un colore viola scuro, tendente al nero. Il colore arancione che conosciamo oggi è frutto di una selezione realizzata nel XVI secolo dagli orticoltori olandesi in onore di Guglielmo d’Orange. Esistono anche le varietà bianche e gialle, che, a causa della polpa dura e poco dolce, ormai vengono utilizzate solo come foraggio per gli animali. Insieme alla varietà nera, la carota arancione oggi è la più diffusa, e a sua volta si distingue in base alla lunghezza della radice:
- la Flakkee, precoce e di colore arancio intenso
- la comune di Napoli (lunga)
- la Grelot, corta e più precoce
Composizione
Con solo 35 calorie ogni 100 grammi, le carote sono una miniera di vitamine e sali minerali:
Fibre (3,10 g in 100 g)
Alfa carotene
Beta carotene (precursore della vitamina A)
Sali minerali: potassio, ferro, calcio, fosforo, sodio, rame e magnesio
Vitamine C, D, E, B2 e B6
Glucidi: levulosio, destrosio
Proprietà curative
1. Amiche per la pelle
Le carote prendono il nome dal beta carotene, un composto antiossidante che contrasta la produzione di radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare. Questa sostanza quando arriva all’intestino si trasforma in vitamina A e, contemporaneamente, stimola la melanina, la sostanza che favorisce l’abbronzatura e nello stesso tempo protegge la pelle dai radicali liberi. Il beta carotene è utile anche per la crescita e la riparazione dei tessuti, aiuta a mantenere la pelle elastica e riduce i problemi di acne.
2. Una barriera per stomaco, fegato e intestino
Sono un ottimo rimedio in caso di ulcere e problemi gastrointestinali: grazie alle proprietà cicatrizzanti e antisettiche rafforzano e impermeabilizzano le pareti dello stomaco, contrastano l’eccesso di acidità e favoriscono la digestione. Il consumo di carote sotto forma di centrifugato è consigliato in caso di diarrea o di un’assunzione prolungata di antibiotici: aiutano a riequilibrare la flora batterica e hanno un’azione rimineralizzante.
3. Aguzzano la vista
Grazie all’elevato contenuto di antiossidanti le carote sono indicate per chi soffre di problemi agli occhi come la cataratta e altri disturbi. Il beta carotene trasformato in vitamina A favorisce la formazione di pigmenti visivi contrastando l’invecchiamento e favorendo la visione crepuscolare.
4. Proteggono il sistema cardiocircolatorio
Il consumo di carote aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e agisce come potente antianemico, facendo aumentare il numero di globuli rossi nel sangue.
5. Carote nere: scudo anticancro
Le carote nere hanno una marcia in più: oltre al beta carotene, contengono i polifenoli simili a quelli dei mirtilli, delle more e del vino rosso, che svolgono una potente azione preventiva contro i tumori. A dirlo è un recente studio australiano dell’Università del Queensland e pubblicato sulla rivista Food Chemistry, dal quale è emerso che i polifenoli contenuti nelle fibre di questi ortaggi vengono sprigionati nelle ultime fasi della digestione, arrivando nel colon ed esercitando un effetto protettivo nei confronti dei tumori.
Meglio cotte o crude?
Per trarre il massimo dei principi nutritivi l’ideale sarebbe alternare il consumo di questo ortaggio cotto e crudo. Una cottura, a patto che sia rapida (devono rimanere comunque un po’ croccanti), rende più facilmente assimilabile il beta carotene, precursore della vitamina A. Un altro trucco per potenziarne l’assorbimento è condire le carote con una sostanza grassa, come olio, burro e semi oleosi. D’altra parte il calore distrugge alcune vitamine, come la vitamina C, di cui la carota è una fonte privilegiata. Ecco perché è bene alternare il consumo di questo ortaggio cotto e crudo. Un consiglio: quando si acquista un mazzo di carote fresche è bene tagliare la parte verde, per evitare che non succhi tutte le vitamine della radice. Più il colore è intenso, maggiore è il contenuto di beta carotene. Dunque l’ideale sarebbe acquistare quelle biologiche, in modo da non eliminare la buccia, dove si concentra la maggior parte di questa sostanza.
Controindicazioni
Per un equilibrato apporto di vitamine e sali minerali è sufficiente la quantità di 200-300 grammi di carote al giorno: un eccessivo consumo può portare alla “carotenosi”, ossia un accumulo eccessivo di beta carotene nelle pelle che si manifesta con un antiestetico colorito giallastro. Basta ridurne il consumo per tornare al colorito naturale.
Un rimedio “naturale”
In caso di scottature ed eritemi solari applicare la polpa cruda sulla pelle dona un immediato sollievo. Il succo centrifugato è un valido rimedio contro il mal di gola e per eliminare il catarro. Se si soffre di diarrea un centrifugato di carote in associazione con le mele è un ottimo rimineralizzante. Insomma, Bugs Bunny ci aveva visto lungo.
Silvia Tatozzi
aggiornato marzo 2023