Zenzero.2 ovvero il Myoga, quello giapponese. Da qualche anno lo zenzero, rizoma tropicale, tonico e dalle mille proprietà di salute e di gusto, è diventato ospite di riguardo nelle nostre ricette liquide e non. Ci voleva a questo punto una novità, che con perfetta tempistica arriva dal Sol Levante.
A vederlo è tutto diverso dallo zenzero che conosciamo: a vederlo pare un incrocio tra uno scalogno e una cipolla di Tropea. In realtà si tratta proprio di un cugino dell’altro: la famiglia è sempre Zingiber, ma mentre il primo è officinale, il secondo è myoga, appunto. La sua patria prima è il Giappone, ma è usatissimo anche in Cina e Corea, e adesso viene coltivato anche in Australia e Nuova Zelanda.
Della pianta erbacea principalmente si usano i germogli e i boccioli, ma in Oriente anche il fiore, mentre il frutto è un carnosissimo rosso Ferrari che pare una cresta di gallo.
Ricco di potassio e calcio, contiene anche magnesio, ferro, manganese vitamine di tipo B. Considerato un energetico, aiuta a mantenersi in forza – soprattutto d’estate, ed ha proprietà digestive. Anche se la ricerca scientifica non ha fornito ancora risultati sicuri, pare che il myoga abbia promettenti proprietà anticancerogene.
Nonostante secondo il proverbio mangiare troppo myoga faccia perdere la memoria, nella medicina cinese tradizionale è usato come rimedio proprio contro la sua perdita, e una ricerca scientifica due anni fa ha messo infine in luce le proprietà del myoga nel favorire la plasticità sinaptica, favorendo in particolare la memoria, appunto.
Odore pungente, consistenza croccante e gusto saporito, può essere consumato crudo (preferibilmente subito dopo averlo tagliato). Per questo scegliete boccioli compatti, ben tondeggianti e dai colori accesi. Affettati molto sottili, vengono usati come guarnizione in molti piatti, per esempio le zuppe di miso, il sumnomono (insalata di cetrioli) o le melanzane arrostite.
Una volta cotto diventa più delicato, e può condire piatti come il riso fritto, oppure a base di tofu, soma o Sōmen, i fini spaghetti bianchi giapponesi. Si può usare anche come verdura, insieme ad altre quali daikon, cetriolo, melanzane e okra. Infine, nel Sol Levante amano molto metterlo sottaceto, da consumare poi magari insieme a piatti di preziosa carne.
Carola Traverso Saibante
maggio 2017