È il frutto che racchiude il sole d’inverno: arancia. Meravigliosa. Il succo delle arance è un vero toccasana di cui è difficile privarsi quando questi frutti non sono più in stagione, ma la spremuta d’arancia d’estate non è una buona idea! Oltre a berli e mangiarli nudi e crudi, sono un fantastico ingrediente da usare in cucina, in preparazioni dolci come salate.
La stagione calda è però alle porte e mentre i limoni, alleati della bellezza, per qualche mese sono ancora in piena stagione, le arance stanno per finire. Niente panico! Ci sono tanti modi per tenerci un po’ di sapore d’arancia tutto l’anno.
Innanzitutto, impariamo a conoscere le varietà tardive. Ce ne sono di squisite e nostrane – scegliere i frutti italiani è sempre vincente, e purtroppo per quanto riguarda gli agrumi sono sempre meno quelli italiani sulle nostre tavole. La varietà Ovale Calabrese è la più tardiva tra le arance nostrane a polpa bionda, ma è purtroppo sempre più rara da trovare nonostante sia eccellente. Adatta alle spremute, è dolce e ha pochi semi. Si riconosce dai suoi frutti con la tipica forma ovale e la buccia sottile. Fino a inizio giugno.
C’è la Valencia, la varietà più coltivata al mondo e molto diffusa anche nel nostro Paese. Queste arance a polpa bionda durano tantissimo e sono ideali per le spremute perché molto più succose rispetto alle arance invernali. Inoltre sono molto meno acide, quindi più digeribili. Ci sono vari piccoli produttori, anche biologici, che le spediscono dal Sud, in particolare dalla Sicilia, direttamente a casa vostra (o al fermo posta) con una spesa totale che non è affatto maggiorata. Si trovano a partire dal mese di aprile, maturano anche tutto il mese di maggio e sono disponibili fino a giugno inoltrato.
Ma il succo d’arancia si può congelare? La risposta è sì. Non solo si può, ma uno studio scientifico dell’Università di Siviglia pubblicato meno di un anno fa, sostiene che congelare le arance può aumentare l’assorbimento dei loro nutrienti benefici da parte del nostro organismo. In particolare aumenterebbe la bioaccessibilità dei carotenoidi, gli antiossidanti presenti in questi agrumi, scudi naturali che ci proteggono dal danneggiamento e invecchiamento delle cellule. O meglio: nel succo fresco, non congelato, questo sono presenti in misura decisamente maggiore perché nel processo di congelamento i carotenoidi si deteriorano. Deteriorandosi, però, si scompongono in particelle più piccole più facilmente assimilabili dall’organismo umano. Risultato: secondo tale ricerca, per noi il succo d’arancia congelato ha un beneficio maggiore.
Vero o non vero, sicuramente congelare la spremuta non è affatto una cattiva idea e qualche beneficio rimane – oltre all’immenso piacere di una spremuta d’arancia fresca e ghiacciata in piena estate! L’importante è congelarla immediatamente appena spremuta. Ciò è imprescindibile. Si possono usate i classici sacchetti da freezer e prevedere dosi da spremuta adatte a essere scongelate di volta in volta.
Succhi a parte, approfittiamo degli ultimi frutti per preparare marmellate, scorzette & conserve. C’è naturalmente la marmellata di arance fatta in casa, quella della nonna, un gusto dalla raffinatezza e bontà unica. Da usare per esempio per impreziosire una dolce e semplice torta Margherita. E poi la sua golosa versione profumata al rum, oppure quella arricchita e ingentilita da mele e scorzette.
E a proposito di scorzette. Dalla buccia dell’arancia si ottiene poi una vera e propria delizia, anch’essa da usare in ogni stagione: la scorzetta candita (sono per esempio fantastiche da aggiungere a una bella macedonia di frutta fresca). Come ben sappiamo, ci sono anche le scorzette al cioccolato, anzi: ai due cioccolati!
Le arance possono poi essere conservate a fette intere, per preparare piatti estivi sfiziosi e genuini come le bavette con pesce all’arancia. Dulcis in fundo, il liquore all’arancia speziato, che dura oltre sei mesi. Approfittiamo dunque delle ultime arance di stagione!!!
Carola Traverso Saibante
maggio 2019