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Aperitivo in casa: 10 regole da rispettare

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L’aperitivo non è cena o apericena, e al giorno d’oggi non è neanche più “due patatine con le noccioline”. Oggi l’aperitivo è quasi una performance, a cui tutti però possiamo aspirare. Basta seguire poche, ma importanti regole.

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Se l’appuntamento non è “in centro per un ape”, allora possiamo invitare gli amici a casa. Oppure decidere anche per un aperitivo di lavoro, sempre a casa. Ma a casa di chi? Nostra?! Niente panico, abbiamo chiesto ad Antonella Pavanello (food stylist e food writer) di svelarci i suoi segreti per preparare un aperitivo buono e “bello”, ma soprattutto facile

La prima regola di Antonella è quella di non strafare: poche cose ma sfiziose e, possibilmente, presentate usando la fantasia.
Ma attenzione, non è tutto:

La varietà è bene tenere presente che tra gli ospiti possono esserci anche vegetariani o vegani, quindi non preparare mai solo una cosa:  il salame va bene,  ma magari anche un’insalatina, per esempio di farro e verdure  o di cipolle e pancetta, in modo da soddisfare anche chi non mangia carne. L’insalatina si può poi servire nei bicchierini e questo le renderà ancora più sfiziosa!

Farsi ispirare, anche al super  A volte anche senza essere esperti ci si può affidare ai banchi dei supermercato facendosi ispirare da ciò che si trova, come nel caso dei  cestini di legno di balsa che nei reparto dei freschi servono a contenere formaggi come il camember. Ebbene, si possono riutilizzare (dopo averli lavati accuratamente)  come monoporzioni, o come mini piattini con l’aggiunta di  centrini di pizzo e in mezzo una frittatina. Si possono poi creare cestini di pane usando quelli delle piante. In questo caso, riempiti con una varietà di grissini liguri o aromatizzati e con l’aggiunta di un filoncino di pane, serviranno per accompagnare un buon salame (magari nostrano) tagliato a fette. Riciclare è d’obbligo!

Minima spesa e massima resa Chi pensa che avere ospiti a casa per un aperitivo voglia dire prima di tutto fiondarsi al supermercato e riempire il carrello, si sbaglia. Si possono ottenere risultati di grande impatto, con pochi e semplici ingredienti. Per esempio, con le tartine di acciughe e lamponi:il segreto in questo caso, oltre al curioso ma azzeccato mix di sapori, è nella scelta del tipo di pane, che potrebbe essere di segale e quindi più gustoso e con un impatto visivo decisamente diverso. La preparazione è velocissima (un filo di burro sulla rondella di pane, e sopra un’acciuga, un lampone e un pizzico di pepe) e il risultato è garantito!

Piccole porzioni L’aperitivo non è una cena, ma anzi la precede e  non deve possibilmente “comprometterla” riempiendo gli ospiti più del dovuto. Le porzioni dovranno quindi essere piccole, preferibilmente “bocconi”, anche perchè l’aperitivo è spesso in piedi e chi mangia non si deve sbrodolare. L’uso degli stampini è l'ideale per creare monoporzioni,  un esempio? La  frittata di cipollotti, zucchine e pomodorini, che se messa in stampini imburrati precedentemente, si trasformerà in deliziosi muffin. Anche le mozzarelline possono diventare piccoli baci di dama: si taglia in due la pallina di formaggio e in mezzo si stende un pesto di fave, quindi si richiude. L’effetto è quello appunto, dei baci di dama e si mangia in un boccone. Può essere una bella idea, come in questo caso, quella di dare un nome ai piatti salati “riciclandolo” da quelli dolci.

Attenzione: per le farciture è consigliabile l'uso della sac à poche. L’effetto è più professionale e la lavorazione più veloce e pulita.

Usare supporti meno classici  La scelta di un supporto che “renda giustizia” ad una creazione è fondamentale. Il semplice piatto è misero e spesso la parte del bordo è  inutilizzabile e per questo dà un effetto di vuoto. Meglio taglieri in legno o vassoi in ardesia o finta pietra (giocate sui contrasti cromatici tra cibo e supporto) . Le forme  possono variare: quadrate, tonde ecc...  Anche degli asticelli di legno possono diventare un ottimo supporto!
I colori possono essere infine a tema: scuri in inverno e chiari d’estate. In questo caso l’uso di tovagliolini di carta e di ciotole colorate sarà un’ottimo aiuto.

Le olive, sempre in tavola Le olive fanno colore e danno la possibilità di usare ciotole diverse e con colori vivaci. L’aperitivo in questo caso può essere anche soltanto un bicchiere di prosecco, olive appunto, o mandorle tostate. E’ infatti una discutibile usanza degli ultimi anni quella di “caricare” di cibo quello che invece dovrebbe rimanere solo un piccolo sfizio.

I cucchiaini Usateli! Sono perfetti per gustosissimi assaggi e di grande effetto. Le varianti sono davvero tante e degne dei migliori chef! Si possono servire con sopra fettine di caprino con sedano candito e bottarga; palline di mouss o un mezzo uovo di quaglia con pomodoro secco, oppure anche  un gambero con crema di ceci o ancora, con una mini tartar di carne e fiore di cappero.

Finger food Oggi il cibo si sa, non è più solo una questione di gusto, ma anche (e soprattutto) visiva. A tavola gli ospiti si conquistano sì con i sapori, ma si attirano anche con banchetti in cui la forma dei supporti, la ricerca dei materiali e persino il design diventano parte integrante del cibo. Ciotole, piattini, posate ecc... tutto questo è il finger food, che letteralmente significa “mangiare con le mani”. E’ ormai una tendenza assoluta e rientra perfettamente nel concetto di piccole porzioni e di boccone. In commercio esistono molti tipi di supporti e per orientarsi nella scelta è possibile sfogliare cataloghi (clicca quil)  molto forniti.

Salviette calde, il tocco in più Se c’è qualcosa che sporca le mani è carino servire salviette bagnate  e messe nel microonde; si possono dare agli ospiti prima della cena. Una piccola accortezza che sarà molto gradita.

Un consiglio Soprattutto se l’aperitivo è informale e tra amici,  è bello servirlo in cucina, magari mentre si prepara il risotto per la cena. E’ piacevole chiacchierare mentre si cucina insieme e ha il sapore della convivialità.  In alternativa si può usare il carrello in salotto.
L’aperitivo dunque, da oggi si fa a casa!


Ornella Indovina
marzo 2017

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