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Strozzapreti, una pasta dalle mille varianti

News ed EventiNewsStrozzapreti, una pasta dalle mille varianti

Un piatto tipico romagnolo realizzato con tre semplici ingredienti. Gli strozzapreti sono la pasta dalle mille sfumature, dal Nord al Sud

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Chi non si è mai chiesto il motivo per cui gli strozzapreti o "strangolapreti" si chiamano così? Si tratta di una pasta fresca che non ha tra gli ingredienti le uova e quindi di difficile lavorazione. Grazie agli studi del poeta ottocentesco Giuseppe Gioacchino Belli, si sa che erano già conosciuti dal lontano XVIII secolo, utilizzati spesso per feste e occasioni importanti. Chi sostiene la tesi che il nome derivi dalla passione che i preti avevano per questo tipo di pasta, ritiene che la loro ghiottoneria li portasse quasi a strozzarsi per mangiarne più del dovuto. Questa però non è l'unica tesi. C'è anche chi sostiene che il nome della pasta derivi dal movimento deciso con cui la "sdora", la tipica donna casalinga romagnola, colei che comanda in casa prepara la pasta, attorcigliandola, il movimento appunto necessarrio per fare gli strozzapreti. La donna, infatti, nel prepararli doveva provare una forte rabbia, in quanto le uova venivano dati al prete e quindi a lei rimaneva l'ingrato compito di fare la pasta senza il loro apporto. 


L’Italia è la patria della pasta e le ricette tradizionali che troviamo, sono tante e differenti che variano da regione a regione, da Nord a Sud. Una di queste è senz’altro quella degli strozzapreti, il cui nome si riferisce a diversi tipi e forme di paste, sempre fatte a mano, tipiche di alcune regioni, soprattutto dell’Italia centrale e meridionale (ma non solo). Sono un formato di pasta fresca di grano duro, delle strisce di pasta di 5-6 cm di lunghezza arrotolate attorno a un ferretto. In altre regioni, il nome indica formati diversi: in Romagna, in Toscana e nel Lazio somigliano a bastoncini allungati fra le mani, mentre in Trentino (strangolapreti) e in Campania (strangulapriévete) sono una sorta di gnocchi. Per quanto riguarda gli strozzapreti pugliesi nei negozi di pasta fresca o specialità meridionali. Altrimenti possono essere sostituiti con caserecce, cavatelli o trofie. 


Data la “povertà” dell’impasto, caratterizzato da solo tre semplici ingredienti (farina, acqua, sale), gli strozzapreti danno il meglio di sé abbinati a sughi importanti ed elaborati che compensino, appunto, la loro semplicità: quindi, il primo abbinamento imprescindibile è senz’altro quello con il ragù alla bolognese. Non può mancare anche quello di salsiccia, e qui sta a voi scegliere il condimento che vi piace di più, un buon vino come il sangiovese, i piselli, oppure gli asparagi. Anche i funghi e il  pesce si sposano alla perfezione con questa pasta: provatela con zucchine, pomodorini e gamberetti, o ancora con pescespada e melanzane e vedrete che bontà. Infine, per chi preferisce una variante vegetariana: questa pasta è ottima servita con un sugo alle verdure, perché si lascia avvolgere perfettamente. 


184999STROZZAPRETI CON GAMBERI, SEPPIOLINE E ZENZERO


INGREDIENTI: strozzapreti 360 g, pomodori ramati 4, gamberi 250 g, seppioline 250 g, zenzero fresco, grattugiato 1 cucchiaino, zucchine 2, prezzemolo 1 mazzetto, basilico 1 ciuffo, olio extravergine d'oliva, sale e pepe


Scottate i pomodori per una decina di secondi in acqua bollente, poi spellateli, tagliateli a spicchi, eliminate i semi e riduceteli in una dadolata; raccoglieteli in una ciotola, conditeli con pepe, qualche cucchiaio d'olio, lo zenzero e lasciate marinare per mezz'ora. Pulite le seppioline e i gamberi (sgusciate le code, lasciandone qualcuna attaccata alla testa) e cuoceteli su una piastra scanalata ben calda, poi tagliate le seppioline a striscioline. Sciacquate le zucchine, spuntatele, affettatele e cuocete anch'esse sulla piastra. Unite ai pomodori seppioline, gamberi e zucchine: condite ancora con un filo di olio e pepe. Cuocete gli strozzapreti in acqua salata, scolateli e conditeli con gli ingredienti preparati che si intiepidiranno col calore della pasta. Cospargete con una manciata di prezzemolo e basilico tritati.

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