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I cocktail più iconici e i bar dove gustarli

News ed EventiNewsPiaceriI cocktail più iconici e i bar dove gustarli

Una selezione di dieci cocktail particolari e i locali dove poterli assaggiare

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Tanti dei grandi classici del mondo del cocktail sono italiani. E moltissimi sono stati ideati in locali che sono tutt'ora in attività: bar storici che hanno fatto la storia dei cocktail. E molti hanno una storia leggendaria, resi famosi da agenti segreti, o da famosi letterati o ancora da qualche episodio storico, a volte la loro genesi si perde nello story telling più che poggiarsi su fatti storici. Ma forse non è questo il bello delle storie alcoliche? Una selezione di 10 dei cocktail più famosi al mondo e dei luoghi dove gustarli.

Margarita

La leggenda narra che il cocktail sia nato in onore della stellina del cinema hollywoodiano Marijoire King, ospite dell’Hotel La Gloria Ranch a Rosarito, in Messico ad opera del barman e proprietario, Carlos Danny Herrera e che, innamoratosi della diva, le abbia dedicato il cocktail. Il Margarita è un cocktail composto da tequila (un’acquavite messicana ricavata dalla distillazione del succo del frutto dell’agave), liquore all'arancia e succo di lime; spesso viene servito con sale sul bordo del bicchiere. Provate quello della nuova cocktail list di Gloria Osteria, nel cuore di Brera a Milano.

Old Fashioned

Il cocktail è uno dei cocktail più antichi di cui abbiamo traccia, infatti è già menzionato nel “Jerry Thomas’ Bartenders Guide” del 1862 con il nome di Old Fashioned Holland Gin Cocktail. La leggenda vuole che venga creato dal barman del Pendennis Club di Louisville, nel Kentucky in onore del colonnello James E. Pepper, noto distillatore di Bourbon, che riportò la ricetta di un cocktail bevuto presso il bar del Waldorf Astoria Hotel di New York City.  L'Old Fashioned (old fashioned whiskey cocktail) è un cocktail da aperitivo a base di bourbon in cui vengono dissolti zucchero, angostura bitter (ottenuto dall'infusione di 12 piante aromatiche) ed essenza di scorza d'arancia. Provate quello del cocktail bar all'interno dell'hotel Mandarin Milano, sia con dei twist interessanti sia classico. 

Bloody Mary

Una versione dell’origine del cocktail vede protagonista Ernest Hemigway, che dopo Mojito, Daiquiri e Martini Cocktail, potrebbe avere avuto un ruolo anche nel Bloody Mary. Racconta lo scrittore che un giorno arrivò al bar raccontando come la moglie, Mary Welsh, stufa della sua ubriachezza, chiaramente palese dal suo alito, gli aveva proibito di bere. Il barman propose allora un long drink con succo di pomodoro e vodka, aromatizzato da spezie che avrebbero coperto l’alito esalante alcol. Il giorno successivo Hemingway arrivò raggiante al bar dicendo: “Quella maledetta di Mary non si è accorta di niente”. La traduzione esatta di “Bloody Mary”. Il cocktail è un cocktail a base di vodka, succo di pomodoro e spezie piccanti o aromi come la salsa Worcestershire, il tabasco, il consommé (o, in alternativa, il dado da cucina), il cren, il sedano, il sale, il pepe nero, il pepe di Caienna e il succo di limone. Ottimo cocktail da sorbire sulla terrazza del St. Regis Venice, lussuoso hotel cinque stelle affacciato sul Canal Grande e con vista sulla Basilica della Salute. Tra l'altro si dice che il cocktail fu proprio inventato in un St. Regis, quello di New York, e per questo ogni hotel della catena nel mondo porta la sua versione personalizzata, raccolta in un libro.

Spritz

Lo Spritz è un long drink aperitivo alcolico italiano a base di vino bianco, un bitter amaricante, di solito Campari, Aperol o Select, e seltz. Il nome deriva dal verbo tedesco spritzen, che significa “spruzzare”. Le origini risalgono all'inizio dell'Ottocento, quando i soldati austriaci che occupavano Venezia presero l'abitudine di spruzzare un po' d'acqua frizzante nel vino bianco, che per loro era troppo pesante. L'Adèle Spritz è il cocktail dell'Adèle Mixology Lounge, rooftop esclusivo dell'Hotel Splendide Royal, nelle vicinanze della rinomata via Veneto, l’elegante strada del centro della capitale. Si prepara unendo Aperol e Campari, quindi mettendo in infusione il tè Sencha, i lamponi e i grani di pepe (pepe rosa e giamaicano). 

Martini

Il Martini Dry è uno dei cocktail più famosi al mondo, conosciuto per la sua semplicità ed eleganza.  È preparato con gin e vermut dry, che dona il gusto secco, mescolati (in proporzione di 6 a 1) con ghiaccio e servirti in un bicchiere da Martini raffreddato. Esistono diverse varianti del Martini, come lo Sweet Martini, il Martini Perfect ed il Medium Martini, oltre al Martini Vodka, la cui variante è il Vesper cocktail, divenuto celebre poiché cocktail preferito dal protagonista di numerosi romanzi e film, l'iconico e affascinante Agente 007,  James Bond. Il Martini dry è ideale da degustare all’Hassler Bar che, con i suoi colori caldi del cuoio e del legno scuro, riporta indietro nel glamour degli anni '40. Il locale è situato sulla sommità della Scalinata di Trinità dei Monti, vicino alle principali attrattive della Città Eterna.

Negroni

Il cocktail nasce nel 1919 al Caffè Casoni di Firenze, quando il conte Camillo Negroni, che aveva iniziato ad apprezzare i drink più forti mentre lavorava e viaggiava nel selvaggio West americano, chiese al barista Fosco Scarzelli di rafforzare il suo cocktail preferito, l'Americano. Il barista scambiò l'acqua gassata con un goccio di gin e nacque il Negroni. Aggiunse anche una fetta d'arancia invece che il limone per differenziare i due drink.  Il Negroni è un cocktail da aperitivo alcolico dal tipico colore rosso chiaro, a base di vermut rosso, bitter Campari e gin, ottimo da sorseggiare al Roof Garden della Terrazza Les Etoiles, situata presso l’Atlante Star Hotel, tra profumi di mirto, menta, rosmarino, e la vista che spazia dalla Cupola di San Pietro ai Musei Vaticani e al Parco di Villa Borghese.

Cosmopolitan

Il Cosmopolitan è un famoso cocktail americano​ a base di vodka dal colore rosa dato dal succo di mirtillo rosso. Si serve in una coppa ghiacciata, come aperitivo o dopocena. Vi sono varie storie sulle origini del cocktail. La più popolare narra che sia stato creato da Cheryl Cook, la regina del Martini di South Beach, negli anni '80. Cook, sorpresa da quante persone ordinassero il classico cocktail Martini, solo per essere visti con il bicchiere in mano, decise di creare una nuova bevanda simile al Kamikaze, ma utilizzando il succo di mirtillo rosso invece che il succo di lime per addolcire il gusto, apparendo così visivamente gradevole. Il cocktail è perfetto da sorseggiare nello scenario iconico del Four Seasons Milano, un ex convento del XV secolo trasformato in una sofisticata oasi urbana con giardino: un rifugio di tranquillità al centro del famoso quadrilatero della moda, a pochi passi dal Duomo. 

Daiquiri

Il Daiquiri è un famoso cocktail di origine cubana a base di rum, reso celebre dallo scrittore Hemingway e dall'iconica frase: “My mojito at La Bodeguita, my daiquiri at El Floridita”. Daiquiri è il nome di una spiaggia vicino a Santiago de Cuba, sulla quale approdò un marine statunitense nel 1889, durante la guerra Usa-Spagna, che si rifiutò di bere rum liscio, preferendo allungarlo con succo di lime e zucchero. Il drink divenne popolare nel 1940, durante la seconda guerra mondiale, in cui whisky e vodka erano razionati, mentre il presidente Roosevelt attuò una politica di buon vicinato con i paesi latino americani, e da qui la facilità di acquisire rum. Cocktail, elegante e profumato, viene servito in una coppa ghiacciata, come aperitivo o dopocena. Caratteristico da assaggiare è il Duomo Daiquiri, un cocktail a base di rum bianco, amaro di  rosmarino, succo di lime, sciroppo di zicchero e spray al pepe nero, che fa parte della proposta della drink list del locale milanese, nella zona di Brera, de Il Marchese, punto di riferimento sia per un aperitivo che per un after dinner.

Bellini

Il Bellini, a base di vino bianco frizzante (usualmente del prosecco locale o dello spumante brut) e purea di pesca bianca veronese, fu inventato nel 1948 da Giuseppe Cipriani, che lo intitolò a Giovanni Bellini, perché il caratteristico colore rosato del drink gli ricordò quello della toga di un santo in un dipinto del pittore veneziano. Il cocktail deve la sua fama non solo al suo gradevole aroma fruttato e dolce ma anche ai suoi estimatori, celebrità provenienti da tutto il mondo, come Ernest Hemingway e Orson Welles, abituali frequentatori dell’Harry’s Bar, uno dei luoghi simbolo di Venezia, aperto nel 1931 da Giuseppe Cipriani che lo dedicò a un ragazzo in visita a Venezia che si era salvato dall’alcolismo.

Sbagliato

Lo Sbagliato (o Negroni Sbagliato) è preparato con spumante brut, vermut rosso e bitter, e la sua nascita risale agli anni '70 quando Mirko Stocchetto, barman del Bar Basso di Milano, per errore sostituì il gin con il prosecco mentre preparava un tradizionale Negroni. Il risultato fu un cocktail più leggero, fresco e frizzante rispetto all’originale che conquistò il palato degli avventori del bar, per poi diventare rapidamente un'icona della Milano da bere. Il Negroni sbagliato è perfetto per diverse occasioni: per un aperitivo informale tra amici o per un elegante cocktail party nel Bar Basso, dove è nato, uno dei locali in cui ancora oggi vivono la tradizione e lo charme dei grandi bar internazionali.

Camilla Rocca,
novembre 2024

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