Carnevale è la festa più allegra dell’anno. Quale migliore occasione, dunque, per concedersi qualche ghiottissimo peccato di gola, zuccheroso e appetitoso? Ecco 10 ricette di frittelle sfiziose e stuzzicanti, per allietare la festa dei piccoli ma anche il palato dei grandi.
Per una merenda gustosa che farà felice i bambini più golosi, prova a cucinare le frittelle di frutta con zuppetta di cioccolato: dolcetti gonfi e dorati, fritti, al sapore di pera, sono accompagnati da una crema di cioccolato decorata con schiuma di latte.
Facilissime e veloci da preparare (ti bastano 30 minuti), dal sapore insolito e invitante, le frittelle di ananas alla birra sorprenderanno i tuoi ospiti: la pastella in cui sono avvolte le fette di ananas è a base di farina, birra, latte e miele d’acacia.
Vuoi cucinare un dessert buonissimo e dal gusto avvolgente? Porta a tavola le frittelle speziate allo yogurt: si tratta di girelle di impasto, formate con la sacca da pasticcere, fritte e cosparse di un dolce sciroppo speziato.
Più classiche, le frittelle di mele sono un dolce della tradizione italiana che dà subito la calda l’atmosfera di festa.
Fragranti e soffici, le frittelle dolci alle mandorle hanno un impasto inaspettato di farina di mandorle, uova, zucchero, burro fuso, liquore all'amaretto e… fiori di zucca.
Potete sbizzarrirvi anche con calde paste fritte dai ripieni super ghiotti: ecco i fiorellini alla cotognata, coreografici dolcetti di Carnevale dalla farcitura gelatinosa al sapore di mela cotogna; oppure provate i ravioli dolci cosparsi con zucchero semolato e serviti con frutti di bosco e coulis di lamponi; i tortelli di albicocche allo zenzero, passati nello zucchero al lime e lasciati intiepidire prima di servire, entusiasmeranno sia i commensali di ogni età.
Non possono mancare le sfrappole, strisce di sfoglia annodate al centro e fritte, tipiche del Carnevale, qui al sapore di grappa e servite con crema al mascarpone.
Vi chiederete: perché tutto questo imperversare di fritto, a Carnevale? Presto detto: il Carnevale è da sempre la festa delle trasgressioni; secondo le tradizioni più antiche, sulla scia dei saturnali romani, è il periodo in cui il caos prende temporaneamente il posto dell’ordine costituito. Precede la Quaresima cattolica, il periodo di penitenza di quaranta giorni in preparazione della Pasqua, per questo in questo lasso di tempo era permesso dare sfogo a tutte le voglie e peccati di gola (il confessore chiudeva un occhio).