Stuzzicante nella sua essenzialità, armonizza sapori familiari con aromi d'Africa
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Il pollo, carne economica e di facile allevamento, è molto comune sulle tavole africane, e lo si incontra nella cucina di tutta la parte occidentale del continente africano intorno al Golfo di Guinea; questo piatto in particolare è diffuso in Costa d’Avorio.
Curiosamente, questa ricetta semplice e gustosa utilizza come soffritto tre fra gli ingredienti più diffusi nelle tradizioni culinarie del Mediterraneo del Sud, Nordafrica incluso: una semplice base di pomodoro, cipolla e aglio (talvolta peperoncino) rosolati in olio che ha poi preso piede perfino oltreoceano, nelle cucine caraibiche Creola e Cajun, a seguito dell’espansione spagnola in Centroamerica. L’olio usato in Costa d’Avorio per preparare il pollo Katoum non è di oliva, naturalmente. Si utilizza l’olio di palma, secondo gli esperti di cucina africana unico nel dare un inimitabile sapore, consistenza e colore ai piatti. In alternativa, viene usato il delicato e gradevole burro di karité (pianta assai diffusa nel centro dell’Africa occidentale), che è da noi conosciuto per le sue proprietà cosmetiche.
Lo zenzero è un altro ingrediente prediletto delle cucine dei paesi che si affacciano sul Golfo di Guinea: lo sciroppo, preparato in tutte le case, è considerato un toccasana per il mal di gola. In una cucina semplice ed essenziale come quella della Costa d’Avorio le spezie vengono usate per dare sapore ai cibi, anche in misura minore rispetto al Nordafrica.
Il pollo Katoum si serve poi con l’Aloco o Aloko, piccole banane sbucciate, tagliate a rondelle e dorate nell’olio di palma; vengono servite con una salsa piccante di pomodoro, cipolla e peperoncino fresco tritati, rosolati nella stessa padella usata per le banane e cotti con poca acqua. Le banane fritte si usano in gran parte di Africa e Caraibi.