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Merano, vacanza per principesse e gourmet dell’autenticità

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Terme, vino, ristoranti stellati e masi, mele e pasticcerie. Al centro del frutteto più grande d’Europa, Merano dai prodotti genuini accoglie i cercatori di benessere.

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Nel cuore dell’Alto Adige e della Principessa Sissi, la città di Merano offre la grazia alpina in un contesto cittadino rilassante e in un clima ideale buongustai, senior e non.

Clima e prodotti baciati dal sole

A Merano s’incontrano la cucina tradizionale mitteleuropa e quella mediterranea. A Merano s’incontrano cinque valli: la Val d’Adige, dove giace, laddove iniziano la Val Passiria, la Val Venosta, la Val d’Ultimo e, poco più avanti, la Val Senales. Le catene montuose che circondano il territorio, prima fra tutte quella del Gruppo del Tessa, proteggono le coltivazioni e garantiscono un clima mite in primavera, estate e autunno e meno rigido in inverno. Intorno al fiume Adige si estende il più grande frutteto d’Europa, un’area di quasi 200 chilometri quadrati con un eccellente qualità del suolo, che favorisce le coltivazioni grazie anche ai 300 giorni di sole all’anno. Le mele, regine incontrastate dell’area, sono conosciute e apprezzate nel mondo: dalle Golden Delicious, Gala e Granny Smith, fino alle meno note, ma non per questo meno gustose, Jonagold, Braeburn o Morgenduft.

Alcuni contadini, in alta montagna, coltivano specie ormai scomparse dai mercati cittadini, come le Lederäpfel (particolari mele tirolesi), le Calvill o le Weirouge. 121195E poi speck, formaggi, il tipico pane duro, detto “Schüttelbrot“, vini, aceto, succhi di frutta, sciroppi, frutta secca, uova libere, marmellate, tisane: sono questi i classici prodotti locali. Che si possono comprare in luoghi quali La bottega dei contadini di Naturno, ai piedi della collina Juval, all’imbocco della Val Senales, che offre generi alimentari “Dal produttore al consumatore”, a km zero, grazie al lavoro dei contadini associati in una cooperativa. Pur Südtirol  valorizza le coltivazioni sostenibili e l’alta qualità, a “prezzi di produttore per sostenere sementi, vitigni e frutteti autoctoni e di prodotti con ingredienti locali, realizzati e venduti in Alto Adige.

L’eccellenza in un bicchiere

Sui pendii crescono i vigneti, e moltissimi vini della zona sono oggi premiati e riconosciuti dalle principali guide, dal Gambero Rosso ai Vini di Veronelli, da DuemilaVini a Vini d’Italia. Appuntamento imperdibile con il Merano International Wine Festival & Culinaria http://www.meranowinefestival.com/it che quest’ anno festeggia il suo 25esimo anniversario. Dal 4 all’8 novembre, la kermesse delle eccellenze che si tiene nell’imponente edificio liberty del Kurhaus (sede di importanti eventi durante l’anno, come le Settimane Musicali Meranesi).

Tutto nasce nel 1989, quando il meranese Helmuth Köcher, dopo un viaggio a Bordeaux, si innamora dei vini francesi. Da quel momento decide di dedicarsi all’organizzazione di degustazioni di vini nei ristoranti più quotati dell’Alto Adige, diventando un punto di riferimento nel settore enogastronomico. Segue la fondazione del Gourmet Club Alto Adige, e poi il Wine Festival. Masterclass, forum, showcooking, naturalmente degustazioni su degustazioni. La prima giornata, come da oltre 10 anni è d’uso, interamente dedicata ai migliori vini italiani prodotti in modo biologico, biodinamico e naturale. L’attenzione all’eco e al bio è forte in questa zona, che vanta posti come il Theiner's Garten Bio Vitalhotel, a Gargazzone, il primo hotel bio di Merano, realizzato secondo le più severe norme dell’edilizia ecologica, su un terreno coltivato da oltre 25 anni esclusivamente secondo i criteri dell’agricoltura biologica, che sforna menù leggeri e mediterranei a esclusiva produzione propria.

A Merano, tra l’altro, è stato avviato un progetto di medicina complementare nelle strutture sanitarie pubbliche, che integra la medicina “convenzionale” con terapie quali agopuntura e osteopatia, massaggi shiautsu e “trattamenti alternativi”.

Dall’architettura ai ristoranti, dalle terme alla pasticceria

121193In città gli stili architettonici si mescolano e creano contrasti, in questa città un tempo luogo di villeggiatura della nobiltà, e luogo di riferimento termale d’Europa.  Acqua salata tra le montagne, musica subacquea diffusa, bagni caldi tra i fiocchi di neve, visioni di palme in mezzo ai pini. Prodotti di bellezza derivanti delle materie prime dell’Alto Adige, come mele, uva e fieno. Il tutto, in un inconfondibile stile liberty che è forse il più caratteristico della città, delle sue passeggiate lungo il fiume, delle ville di Maia Alta, zona residenziale della città, che si affacciano sulla modernissima Piazza Fontana, con il suo edificio in acciaio e vetro alle cui spalle sorgono due castelli di diversi secoli fa…Dal centro storico medievale ai palazzi Art Decò del ventennio alle frazioni fuoriporta, dal look via via più tirolese man mano che s’inerpicano sulla montagna, Merano offre un’ampia scelta di ristoranti e pasticcerie da leccarsi i baffi. Prodotti genuini, cucina di famiglia e rustica nelle trattorie e nei masi, di alta gastronomia nei quattro ristoranti della città che si sono meritati una o più stelle Michelin.

A partire dal Ristorante Sissi, nome dato chiaramente in omaggio a Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, duchessa in Baviera poi imperatrice d’Austria che nel XIX secolo fece risorgere Merano.  Capitanato dallo chef Andrea Fenoglio, che recentemente ha ottenuto il riconoscimento della Stella Michelin, ha un aspetto d’altri tempi, elegante e raffinato con la sua stube del ‘700 e la sua cucina creativa. Il menù “scolastico” del ristorante del castello Kallmuenz, che sorge nella sua antica, dall’ambiente essenziale, minimalista ma molto ricercato. La Pasticceria Koenig, oltre un secolo di storia, con le sue torte e pralines mantiene inalterato un fascino antico e lussuoso; il panificio Uberbacher a Lagundo è frutto di uno studio stilistico moderno e innovativo.

Per ulteriori info: http://www.meranerland.com/it.html

Marco De Hottar
20 maggio 2016

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