Capitale del design e del buon cibo, Copenhagen è una città dinamica e felice. L'abbiamo assaggiata in un tour esclusivo di storie affascinanti e ricette curiose
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La Sirenetta, che dal suo scoglio guarda il mare, è l'immagine che tutti hanno in mente quando pensano a Copenhagen.
Eppure la doverosa gita alla scultura di Edvard Eriksen può essere solo una tappa della scoperta di questa città estremamente dinamica, aperta al nuovo e, aspetto che molti non conoscono, punto di riferimento per la cucina di tutto il mondo.
Se ai tempi di Hans Christian Andersen Copenhagen era popolata di losche taverne frequentate da marinai, avventurieri e mercanti, oggi invece è la patria del design e dell’arte con musei e negozi ricercati e curiosi, ma anche del divertimento giovane con locali, caffè e un ricco cartellone di festival ed eventi per tutto l’anno.
È una città poco rumorosa e gentile che non conosce la noia e la banalità. Qui il mezzo migliore per muoversi è la bicicletta, che ha precedenza assoluta su auto e pedoni e gode di chilometri e chilometri di piste ciclabili.
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Copenhagen è amabile e incantevole per persone di tutte le età: le famiglie non trovano il tempo di annoiarsi tra zoo, giardini, acquario, musei per bambini e il famosissimo Tivoli, uno dei parchi divertimenti più antichi del mondo. Lo stesso vale per chi invece preferisce scoprire la città attraverso i luoghi di tendenza.
Fiore all’occhiello della capitale e ottimo motivo di aggregazione è il buon cibo. Qualche anno fa Copenhagen si è posta l’obiettivo di diventare un punto di riferimento europeo per l’alta cucina e non solo. Oltre alle taverne storiche di Nyhavn che propongono i piatti classici a base di aringa, salmone e crostacei, ovunque è un fiorire di ristoranti.
Ci sono gli stellati e i premiati, Noma in primis, che quest'anno ha conquistato il podio del World’s 50 Best Restaurants, ma anche tanti spazi che parlano di una concezione del cibo e della cucina estremamente innovativa e adatta a tutte le tasche.
Ovunque ci sono baracchini e punti di ritrovo, come quelli del mercato di Torvehallerne o quelli dello street food nell’isola di Papiroen, un’area post industriale che si è rinventata.
In quest'area non lontana dalla Sirenetta, dal quartire hippy di Christiania e dal ristorante di René Redzepi si possono assaggiare specialità da tutto il mondo: i cuochi cucinano direttamente sotto gli occhi del pubblico nei loro truck, dopodiché non resta altro che godersi la città anche in questo modo, rilassandosi su una sdraio gustando i finger food e la vista sul Københavns Havnebade.