Un indirizzo che tutti gli manti della cucina vegana devono segnare in agenda: è Soul Kitchen, nel cuore del capoluogho piemontese, un posto dove il cibo non è fatto per nutrire solo il corpo. Scoprilo con Sale&Pepe.
“Soul Kitchen è nato perché era il locale che mancava. Almeno a Torino”.
Ne è convinto Luca Andrè che, giunto dalla Brianza seguendo la passione per la musica (suona la chitarra elettrica), ha riscontrato l’assenza di una proposta vegana di alto livello.
L’idea gli frullava in testa già da un po’: nel 2010, affascinato dal film Soul Kitchen (vincitore del Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia) decise che quello sarebbe stato il nome del suo ristorante. Il progetto ha visto la luce, nel 2013, al termine di un percorso formativo in tanti ristoranti tradizionali dove Luca ha lavorato come addetto ai primi, la postazioni ideale per uno come lui, vegano da 15 anni, di cui 4 da crudista e fruttariano.
Oggi, porta questa esperienza nel suo menu in continua evoluzione, seguendo la stagionalità ma anche le intuizioni della brigata, composta naturalmente da cuochi che non mangiano (e non cucinano!) né carne né pesce.
La carta è un trionfo di ortaggi e frutta, erbe e spezie fragranti, cereali integrali e paste artigianali. L’essiccatore, il mixer e l’estrattore (in 2 anni sono stati serviti 2.360 litri di succhi!) sono sempre in funzione, indispensabili per le proposte raw che arricchiscono l’offerta con piatti best seller, come i formaggi fermentati di frutta secca e i cracker crudisti di semi: “Lo snack preferito dalla mia clientela, che comprende tanti onnivori e moltissimi bambini”.
Tutti ingolositi dagli “spaghetti” di verdure, dal seitan home made, dai risi selezionati, dalle variazioni sul tema della soia. Cibo buono per il corpo, ma anche per l’anima.