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Cipro isola di Afrodite

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Storia e tradizione di Cipro si incontrano nella cultura locale e nella sua enogastronomia

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Cipro è l’isola di Afrodite, la dea dell’amore, della bellezza e del desiderio. È un crocevia ai confini del Mediterraneo ed è un vivace condensato di storia, tradizioni e culture che si sono stratificate e fuse nel corso dei secoli, talvolta anche in modo turbolento.

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I primi insediamenti risalgono al neolitico, circa 8 mila anni fa. E da allora molti popoli e civilità l’hanno abitata: fenici, assiri, greco micenei e, più vicini a noi nel tempo, veneziani, ottomani e britanici. Ciascuno di loro ha lasciato testimonianze del proprio passaggio. L’isola è un museo a cielo aperto con tombe preistoriche, templi greci, basiliche e monasteri bizantini, castelli che risalgono all’epoca delle crociate e moschee musulmane. Ci sono anche chicche di grande pregio, riconosciute dall’Unesco come patrimonio culturale dell’umanità, come i mosaici della casa di Dioniso con le più avvincenti scene della mitologia greca.

Sono considerati tra i più raffinati del Mediterraneo e si trovano a Paphos, città che anticamente fu capitale di Cipro e al largo della quale approdò, fluttuando su una conchiglia, la dea dell’amore. Afrodite nata dalle onde e dalla spuma marina è la protettrice dell’isola, alla quale sembra aver donato una bellezza dolce e selvaggia allo stesso tempo. Oltre al fascino dell’eredità culturale, chi arriva qui può assaporare un territorio ricco nella sua semplicità.

60045Cipro è un’isola di contrasti, dove convivono ambienti molto diversi. Dalle spiagge bianche e sabbiose di Ayia Napa alle scogliere a picco sul mare di Capo Greco, dove gli audaci si tuffano e i più romantici si scambiano promesse d’amore. Sul mare si trovano i porticcioli dei pescatori e sulle montagne gli allevamenti ovini dei pastori.

 Nell’interno, come alle spalle di Larnaka, il territorio è secco, quasi desertico. Si trovano siti naturalistici di rara bellezza, come il lago salato nei pressi di Lemesos, che da ottobre a maggio è luogo di sosta dei fenicotteri, mentre nel periodo estivo si secca, lasciando sulla superficie una crosta croccante di sale.

 Sui monti Troodos Cipro diventa un’isola boscosa e dalla flora esuberante. Le pendici delle colline sono tappezzate dalle coltivazioni di olivi e viti che risalgono al passato più remoto. L’isola infatti è uno dei più antichi produttori di vino della storia. Nel tempo ha saputo rinnovarsi, per valorizzare una cultura e una produzione vitivinicola che oggi viene sostenuta da studi di alto livello sulle più innovative tecniche di produzione.

60046 Se il paesaggio incanta, l’ospitalità delle persone conquista. Le abitudini dei ciprioti sono rimaste legate alla tradizione, una tradizione conviviale che si ritrova nella sua cucina, nei prodotti locali e nelle ricette tipiche. La sua è una gastronomia mediterranea con influenze mediorientali, che danno vita a una cucina saporita, ma sana e leggera. I piatti più caratteristici si gustano nelle numerose taverne e sono il pourgouri, la koupeia, lo stifado e il kleftico ofto, il polpo e i dolci di sfoglia con ripieno di frutta secca e il profumo dell’acqua di rose.

L’halloumi, formaggio fresco e compatto che si trova solo qui ed è prodotto per lo più artigianalmente, è quasi simbolo nazionale.

Chi viene a Cipro non può non assaggiare il mezé. Il mezé è l’emblema dell’ospitalità e della convivialità cipriota: tanti assaggi di verdure, carne, formaggio, salse e stuzzichini, presentati al centro della tavola. Tutti insieme, in modo che i commensali possano servirsi, chiacchierando e annaffiando i bocconi con i generosi vini locali. Il mezé più che un mix di portate è l’ambasciatore della convivialità cipriota.

Un invito appetitoso, un inno alla vita e al piacere.

Ulteriori info: www.visitcyprus.com

Barbara Roncarolo
luglio 2014

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