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Silvio Jermann: passione per il vino

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Silvio Jermann viene da una lunga tradizione di imprenditori vitivinicoli. Oggi, nella suggestiva sede di Ruttars, fra il paesaggio da favola del Collio (nel cuore del Friuli Venezia Giulia), la sua azienda fa nascere vini unici, capaci di stregare il palato a ogni sorso, regalando un’esperienza di gusto indimenticabile. Con lo sguardo al futuro, ma senza dimenticare le proprie radici e i valori, Silvio continua a profondere ogni giorno tante energie per dare vita a prodotti di qualità, pronti a stupire anche i più “ferrati” intenditori di vino. Personaggio eclettico, imprenditore illuminato, oltre all’amore per le vigne coltiva anche altre passioni, come per esempio quella per il golf.

Qual è la storia della casa vinicola Jermann?
Le nostre radici in Friuli Venezia Giulia risalgono al 1881, quando Anton, fondatore dell’azienda, lascia la regione vinicola del Burgenland in Austria e le vigne in Slovenia per stabilirsi in Friuli Venezia Giulia. Da allora, un tassello alla volta, abbiamo costruito la nostra strada: il punto di svolta arriva negli anni Settanta del secolo scorso, quando grazie ad alcune innovazioni ci siamo affacciati con ancora maggiore determinazione nel panorama enoico nazionale e mondiale. Non abbiamo mai smesso di creare e immaginare vini, con tanta voglia di stupire ed emozionare.

L'azienda affianca alla sede storica di Villanova la più recente cantina di Ruttars: come si inseriscono sul territorio le due realtà? Come si integrano, nei vigneti e in cantina, tradizione e modernità?
Villanova è stata la nostra “casa” per molto tempo. Ruttars, inaugurata il 7 luglio 2007, è un luogo speciale, capace di rappresentare la nostra filosofia al meglio. È un ideale filo conduttore fra le nostre tradizioni e la voglia di innovare. Per esempio, le grandi botti sono in rovere, lo stesso materiale utilizzato 50 anni fa, così come la passione che ci anima è rimasta inalterata. Ma non per questo ci chiudiamo alle nuove tecnologie!

Quali sono le caratteristiche morfologiche e climatiche delle tenute e come influiscono sull'identità dei vini Jermann?
Villanova riassume le migliori caratteristiche del Collio e da qui nascono vini straordinari, in particolare i bianchi. Ruttars è circondata da un terreno unico, leggero e fresco. Le temperature non troppo elevate e le notti fredde consentono al grappolo di mantenere aromi e profumi, senza dispersioni, trasferendo le sue migliori caratteristiche direttamente dagli acini al vino. A Ruttars nascono Capo Martino, Vignatruss, W… Dreams… così come il Vintage Tunina a Villanova, uno dei nostri prodotti più apprezzati nel mondo.

Capo Martino è un vino che riassume il viaggio della famiglia Jermann e riunisce le eccellenze del territorio: come si armonizzano nel bicchiere gli uvaggi autoctoni Tocai Friulano, Ribolla Gialla, Malvasia Istriana e Picolit?
Questo vino bianco ha profumi di frutta nostrana e tropicale, con richiami alla vaniglia. All’assaggio, ha un ottimo equilibrio gustativo e un’aromaticità decisa, lasciando in bocca una delicatezza sorprendente, indimenticabile.

Come nasce l'idea di dedicare W... Dreams..., vino prodotto da uve Chardonnay, al mondo della musica e quali suggestioni offre questa etichetta così particolare?
Il nome originario è “Where the Dreams have no end” ed è ispirato alla canzone degli U2 “Where tre streets have no name”, uscita nel 1987, primo anno della vendemmia di questo vino. Nel corso degli anni ha cambiato diverse volte non soltanto la denominazione, ma anche il colore della capsula, rifacendosi ai sette colori dell’iride, al bianco e al nero presenti sull’etichetta. Dal 2003 è diventato “W… Dreams...”. È un bianco al 97% da uve Chardonnay, con sentori esotici di frutta matura, burro fuso, vaniglia e pasticceria. Al palato ha sapori e sfumature aromatiche fresche e persistenti.

Dedicato alla bellezza delle donne, definito da Luigi Veronelli “il Mennea dei vini italiani” e da Cesare Pillon, su Civiltà del bere, “un vino che fa meditare”, il Vintage Tunina ha raccolto negli anni numerosi premi e riconoscimenti. Qual è la storia di questa eccellenza della cantina?
Questo vino ci ha dato moltissime soddisfazioni. Tra i riconoscimenti recenti, sono arrivati i Tre Bicchieri della Guida ai Vini d’Italia 2016 del Gambero Rosso e il suo inserimento tra i 50 migliori vini d’Italia nell’ambito del Biwa. È un uvaggio, con colore paglierino brillante e riflessi dorati, dotato di profumo intenso, di grande eleganza e persistenza, con sentori di miele e fiori di campo. Ha sapore asciutto, morbido, armonico e straordinario. Si sposa alla perfezione con primi tartufati, piatti a base di pesce al forno e salsato, riuscendo a formare un connubio eccezionale anche con le carni bianche. Le prime prove dell’uvaggio risalgono alla vendemmia 1973, mentre la prima commercializzazione “ufficiale” è di due anni dopo. È un grande vino da meditazione, che racchiude l’essenza di Jermann: la sua straordinaria eleganza rappresenta la miglior testimonianza della passione che mettiamo, giorno dopo giorno, nella nostra attività.

La campagna, il biologico, le grappe: il mondo Jermann si apre verso nuovi orizzonti. Quali sono i progetti pensati per il futuro dell'azienda?
Questi sono alcuni aspetti collaterali della nostra attività, ai quali aggiungere la coltivazione della pregiata varietà “Radicchio Rosa Isontina Biologico”, un raffinato radicchio rosso. Ma la nostra attenzione massima resta sempre quella per il vino di qualità: riserviamo grande cura alle vigne, la nostra “missione” è quella di portare, in ogni singola bottiglia, tutti i sapori e le suggestioni di un mondo meraviglioso qual è il Collio. Siamo un’azienda che dialoga con il mondo, ma non dimentica le sue radici. E non dimentichiamo mai che le piccole cose sono capaci di fare un grande vino!

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