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Campania: tra antiche e nuove glorie

Luoghi e PersonaggiLuoghiCampania: tra antiche e nuove glorie

Lungo l'Appia Antica e il fiume Volturno una terra verdissima dà appuntamento a viaggiatori non conformisti: boschi fitti di querce, castagni, oasi e riserve naturali, vestigia classiche e romaniche. A cui fanno da contrappunto frutteti e vigneti dove si recuperano frutti dimenticati e vitigni centenari

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L'Italia deve alla Campania notorietà turistica internazionale e testimonianza di antichissimi cibi. Il pensiero corre alla Costa Amalfitana e a Capri. Forse a Ischia? In verità per oltre duemila anni sinonimo di vacanza frizzante e cosmopolita è stata Baia Domizia, all’estremo settentrionale della regione. Fino agli anni Settanta del secolo scorso era facile incontrarvi celebrità della musica e dello spettacolo, ma anche artisti d’avanguardia. Frotte di bagnanti dai Paesi scandinavi raggiungevano Baia Domizia, tanto che proprio su queste spiagge venne sdoganato il topless.


In Campania, la prima Doc al mondo
191731Nonostante l’arrivo ufficiale sia del 1989, è qui che va cercata la prima Doc al mondo: gli antichi Romani certificavano infatti il Falerno con la zona di origine e l’anno mediante ceralacca a chiusura delle anfore. Per assaggiarlo bisogna andare nel territorio di Cellole: dopo secoli il Falerno severus, fortis, ardens ha ritrovato nelle campagne e colline vicine al mare il suo splendore per merito dell’azienda Villa Matilde Avallone. Il fondatore, Francesco Paolo Avallone, ha scovato negli anni Cinquanta le viti discendenti da alcuni gloriosi grappoli scampati alla filossera: Aglianico e Piedirosso per la Doc Falerno Rosso, Falanghina per la Doc Falerno Bianco. Da provare i cru Vigna Camarato e Vigna Caracci. Si può prenotare la camera Torre Falerno, ricavata all’interno di un ex silos per cereali, nell’agriturismo Locanda del Falerno, che i due figli Maria Ida e Salvatore oggi gestiscono, ideale punto di partenza di questo viaggio alla scoperta della Campania Felix.

In Campania, tra resti romanici, vini e grappe
Subito chi è interessato ai fasti del popolo Romano dà uno sguardo, concordando con il Comune di Cellole, alla vicina Villa di San Limato per il celebre pavimento musivo. Percorrendo la Via Appia Antica, la Regina Viarum, si possono seguire le indicazioni per Falciano del Massico. 191726 E Regina Viarum è anche il nome della cantina dove scoprire il terzo Falerno del Massico Doc, ottenuto da uve Primitivo. Qui si stappa il cru Vigna Barone: da ceppi di oltre 70 anni d’età, poco produttivi, si ottengono bicchieri dal colore rosso cupo, profumi speziati e di liquirizia. Le note erbacee contraddistinguono invece la grappa ottenuta dalle vinacce fresche di spremitura: una chicca per gourmand. 

A tu per tu con la natura
Non mancano opportunità per chi vuole dedicarsi all’attività fisica a contatto con la natura, scegliendo uno dei percorsi nell’Oasi WWF del Monte Massico o nella Riserva Naturale del Lago di Falciano del Massico, di origine vulcanica. Nelle vicinanze, in stagione, si possono conoscere numerose varietà di frutti dimenticati che Vincenzo Azzurretti coltiva nella sua azienda agricola: dalla percoca Puteolana alla susina Pietra di zucchero. A Carinola e nel vicino villaggio di Ventaroli si ferma chi ama l’arte romanica: ai capitelli della cattedrale rispondono gli imperdibili affreschi nell’abside della basilica di Santa Maria in Foro Claudio. Servono pochi minuti per raggiungere Teano, alle pendici del vulcano spento Roccamonfina. I libri di storia lo riportano come luogo dell’incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II, ma è il teatro romano a meritare una sosta. 

Tra nocciole, boschi e buon cibo
Se il tempo non è tiranno, vale la pena salire al complesso della Cavallerizza e godere il paesaggio sul centro e le campagne. Sono proprio le campagne a riservare un’altra tappa golosa con le nocciole Mortarelle e i ceci, beige, rugosi e piccolissimi, usati per condire i tagliolini tirati a mano con la salsiccia di maiale nero, il Pelatello casertano, e pomodoro. Calvi Risorta è un libro di storia da percorrere a cielo aperto: dai ruderi di Cales alla cripta della cattedrale, alle grotte dipinte. Chi ha la fortuna di partecipare a particolari ricorrenze può sperare di gustare un antico dolce locale, il guanto caleno, una frittella al profumo di anisetta e limone. 

Fermarsi per una degustazione in cantina
Lungo strade tortuose circondate da boschi fitti di castagni di varietà Ufarella, che la tradizione vuole usarsi in minestra con porcini e fagioli, il percorso giunge a Pontelatone, luogo d’origine del vitigno Casavecchia, forse lo stesso dal quale Plinio il Vecchio annotava il vino Trebulum. Il Casavecchia di Pontelatone, Doc dal 2011, si distingue per il profumo intenso e persistente, il sapore secco e morbido dove s’inseguono sensazioni di liquirizia, carrube e sottobosco. Dalla sala di degustazione della cantina di Giuseppe Chigi, presidente della Strada del Vino Casavecchia, si scorge la torre medievale di Pontelatone, dove il vitigno fu recuperato a inizio Novecento. Il ritorno al passato prosegue nella frazione Treglia, l’antica Trebula, con una facile passeggiata intorno alle mura ciclopiche costruite dai Sanniti. L’imponente porta di accesso ricorda la grande entrata nella città greca di Micene. Chi va a caccia di gusti forti fa invece tappa a Strangolagalli, un borgo di Castel di Sasso.

Vini, formaggi, pizza e turismo
Nell’agriturismo Le Campestre di Manuel Lombardi e famiglia la sorpresa è che il Casavecchia si utilizza nella concia di un formaggio, il Conciato romano. 191730Le formaggette di pecora vengono messe in anfore chiuse da sughero assieme a peperoncino, timo serpillo, olio di varietà Caiazzana e vino Casavecchia: un antico metodo di conservazione, utilizzato già dai Romani. Nel pomeriggio c’è tempo di passeggiare lungo il basolato del centro storico di Caiazzo, ricco di palazzi dai portali in pietra d’epoca aragonese prima di accomodarsi a Pepe in Grani, la pizzeria di Franco Pepe, considerato dal premio Pulitzer Jonathan Gold il miglior pizzaiolo al mondo. Chi predilige percorsi nella natura prosegue verso Alvignanello, lungo il Volturno. Si può scegliere un percorso lungo le anse del fiume fissando le immagini di garzette e aironi grigi mentre i più temerari preferiscono la traversata a bordo del lontro, imbarcazione dal ventre piatto usata sino agli anni Ottanta. Al termine si trova ospitalità nelle grotte, le cantine scavate nella roccia, con un bicchiere di Casavecchia e salsiccia di Pelatello casertano grazie all’Associazione CSI di Alvignanello che organizza giornate di trekking a piedi e a cavallo.


Ultime tappe: Limatola, Caserta e il Belvedere di San Leucio
Servono 20 minuti per raggiungere da qui Limatola lungo il Volturno. Dopo la visita alla bottega dello scultore Gino Rispoli e al Castello, si può inseguire il profumo della mela annurca, di colore rosso uniforme e polpa croccante, verso i meleti di Biagio Testa. Si devono camminare le tranquille strade di Caserta Vecchia, del Duomo e del Castello, prima di affrontare una delle meraviglie italiane, Caserta. Per il racconto del solo Palazzo Reale servirebbero le intere pagine del tragitto sin qui compiuto. Gli amanti della Bellezza, se possono, concludono il tour al Belvedere di San Leucio. Poco distante la bottega artigiana Antiche Leuciane a rinverdire i fasti tessili di questa piccola grande capitale del turismo mondiale. 


ottobre 2021
di Riccardo Lagorio

foto in alto di Gianniblues / Alamy /IPA

Gli indirizzi
di Sale&Pepe



Produttori


Villa Matilde Avallone
Via Domitiana, 18
Cellole (CE)
Tel. 0823932088
destinationgusto.it

Vigne Chigi
Via Cretaccio
Pontelatone (CE)
Tel. 3386534128

Azienda Agricola Vincenzo Azzurretti
Via Direttissima, 5
Falciano del Massico (CE)
Tel. 3381745313


Regina Viarum
Via Vellaria, Traversa I
Falciano del Massico (CE)
Tel. 3292064243
destinationgusto.it

Caseificio il Casolare
Via Olivella, 12
Alvignano (CE)
Tel. 0823610906


Azienda Agricola Biagio Testa
Via Sant'Antonio, 11
Limatola (BN)
Tel. 3339368121


I Cacciagalli di Diana Iannaccone
Località Borgonuovo
Teano (CE)
Tel. 3939253825


Ristoranti


Agriturismo Le Campestre
Località Strangolagalli, 3
Castel Di Sasso (CE)
Tel. 3470580014


Pepe in grani
Vico San Giovanni Battista, 3
Caiazzo (CE)
Tel. 0823862718


Negozi e altre attività


Macelleria Perol
Via Volturno, 13
Alvignanello di Ruviano (CE)
Tel. 0823863110


Antiche Leuciane
Piazza Trattoria, 1
San Leucio, Caserta
Tel. 0823305585


Gino Rispoli Sculture
Via Marotta
Limatola (BN)
Tel. 3478145477


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