Lo
spinarolo ha una lunga tradizione in Italia, in particolare nell’Alto Adriatico, dove è molto apprezzato. Si tratta di uno
squalo di modeste dimensioni (difficilmente supera i 130 cm), che vive in acque poco profonde (200 m). La specie più pregiata di spinarolo (Squalus acanthias) è di colore grigio metallico, con la parte ventrale più chiara, mentre specie che vivono più in profondità (oltre 500 m) hanno un colore più vicino al marrone nocciola e sono meno pregiate.
Gli
spinaroli spesso sono venduti già spellati, in quanto per
cucinarli occorre levare la robusta pelle che li ricopre, operazione che può risultare difficoltosa. In genere vengono lasciati dei lembi di pelle sulla testa per far riconoscere la specie più pregiata. Gli spinaroli decongelati sono in vendita senza testa. La richiesta elevata di questo squalo è dovuta al fatto che le sue carni, oltre che ottime, sono prive di spine.
Una volta spellato e ridotto a tranci, lo
spinarolo si presta a tutte le preparazioni: da bollito a fritto, al tegame, al forno, fino a essere un ingrediente importante di ogni buona zuppa di pesce.