Cozza è la definizione in uso soprattutto nell’Italia centro-meridionale per indicare un
mollusco bivalve chiamato anche
mitilo o
peocio. Le conchiglie sono esternamente di colore nero violaceo e internamente madreperlacee. Hanno forma allungata e più o meno allargata nella parte centrale, appuntita da un lato e arrotondata dall’altro. Il mollusco che si trova all’interno è di color arancio: si può aprire a crudo con un coltellino corto e largo, oppure si fa aprire a caldo, mettendola in una padella su fuoco vivo. Le cozze che vivono abbarbicate a scogliere o palafitte tramite il «bisso» (una specie di barbetta che spunta tra le due valve) sono spesso incrostate di alghe e sabbia e quindi richiedono una accuratissima lavatura e spazzolatura. Oggi sono molto sviluppati anche gli allevamenti di cozze, che forniscono una abbondante produzione sicura. Le cozze si possono gustare cotte con aglio e prezzemolo, gratinate e nelle zuppe.