I
fichi essiccati si gustano in particolare nel periodo natalizio, anche come farcitura di dolci tradizionali. Fanno parte delle nostre eccellenze nazionali: il Fico bianco del Cilento e i Fichi di Cosenza hanno infatti ottenuto la Dop.
Entrambi sono ottenuti da fichi della varietà Dottato, diffusa in tutto il nostro Meridione, la più adatta all’essiccazione. I frutti freschi hanno buccia verde e polpa ambrata, di
gusto dolce mielato leggermente aromatico, non molto succosa. Dopo la raccolta manuale,
i fichi vengono sottoposti a essiccazione naturale (al sole) o protetta (in serre).
A questo punto possono essere avviati direttamente al consumo, oppure cotti in forno e confezionati secondo le tradizioni locali: “steccati” (cioè infilzati in 2 stecche di legno) quelli del Cilento, in corolle, trecce, “palloni” (avvolti in foglie di fico) quelli del Cosentino. Esistono poi versioni più elaborate: i
fichi essiccati vengono farciti con mandorle, gherigli di noce o scorza di agrumi e riassemblati a formare le tipiche “crocette” (in Calabria) oppure ricoperti di cioccolato (in Cilento).
Il processo produttivo manuale fa lievitare i costi e favorisce la concorrenza di fichi provenienti soprattutto da Grecia e Turchia. L’
origine dei fichi essiccati è indicata in etichetta. Si trovano in commercio facilmente, anche su internet.