Ricche di vitamine e povere di grassi, le carote sono un vera virtù. E in cucina si adattano ad ogni tipo di piatto, un vero toccasana per una sana dieta quotidina.
Conosciuta dai botanici come “Daucus Carota”, questa pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere si presenta con delle infiorescenze a forma di ombrello e la parte che noi consumiamo è la radice. Le prime carote vennero coltivate nell’antico Egitto, in Iran, Afghanistan e Pakistan, ed erano di un colore viola scuro, tendente al nero. Il colore arancione che conosciamo oggi è frutto di una selezione realizzata nel XVI secolo dagli orticoltori olandesi in onore di Guglielmo d’Orange.
Dopo le viola e le comuni arancioni, troviamo anche le gialle. Queste carote multicolor si trovano in vendita sfuse o in vaschetta, pronte per il consumo. Ricca di luteina (protettiva della vista) è di sapore dolce. Per beneficiare delle loro proprietà nutrizionali, è preferibile consumarle crude, ma si prestano a tutte le preparazioni. Tutte le varietà di carote sul mercato sono di produzione nazionale. Le zone dove si concentrano le coltivazioni, in pieno campo, sono l'area attorno al delta del Po (Emilia e Veneto) e la piana del Fucino (Abruzzo), entrambe caratterizzate da terreni sciolti e ricchi di sostanze organiche. Nel mese di maggio vengono commercializzate le novelle, piccole e dolci, caratterizzate da un allegro ciuffetto di foglie verdi. La produzione delle carote fresche però è continuativa, per tutti i mesi dell'anno, grazie a semine scaglionate e un calendario che vede alternarsi le differenti aree geografiche.
Oltre all'apporto di liquidi che ne esaltano l'effetto depurativo, sono ricchissime di betacarotene, una sostanza che viene immagazzinata nell'organismo e trasformata al bisogno in vitamina A, con benefici sul sistema immunitario, la vista e la rigenerazione cellulare. Grazie all’elevato contenuto di antiossidanti le carote sono indicate per chi soffre di problemi agli occhi come la cataratta e altri disturbi.
Per trarre il massimo dei principi nutritivi l’ideale sarebbe alternare il consumo di questo ortaggio cotto e crudo. Una cottura rapida, rende più facilmente assimilabile il beta carotene, precursore della vitamina A. Un altro trucco per potenziarne l’assorbimento è condire le carote con una sostanza grassa, come olio, burro e semi oleosi. D’altra parte il calore distrugge alcune vitamine, come la vitamina C, di cui la carota è una fonte privilegiata. Ecco perché è bene alternare il consumo di questo ortaggio cotto e crudo. Quando si acquista un mazzo di carote fresche è bene tagliare la parte verde, per evitare che non succhi tutte le vitamine della radice. Più il colore è intenso, maggiore è il contenuto di beta carotene. Dunque l’ideale sarebbe acquistare quelle biologiche, in modo da non eliminare la buccia, dove si concentra la maggior parte di questa sostanza.
Crude, ad esempio, sono ottime in pinzimonio e per arricchire le insalate. Cotte, diventano contorni delicati, possono fungere da ripieni o danno vita a dolci golosi. Le puoi ridurre a rondelle sottili con una mandolina o grattugiarle con una grattugia a fori grossi. Per il soffritto l'ideale è tritarle o tagliale a dadini piccolissimi. Se devono essere cotte in padella bisogna ridurle a rondelle diagonali di 2-3 mm di spessore. Se invece le si preferisce lesse, bisogna tagliarle a metà (in lunghezza) e poi a pezzetti, delle stesse dimensioni, per ottenere una cottura uniforme.