Vena del Gesso Romagnola - Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola - RA 119 - Abisso G. B. Mornig (foto di Francesco Grazioli)
L’Emilia-Romagna, si sa, è una terra di passioni, che coltiva ogni giorno e che ama condividere. Una terra dove anche la natura è una passione serissima, tanto da vantare 3 siti patrimonio Unesco, 17 parchi naturali, 11 parchi divertimento e altrettanti parchi avventura. Foreste, zone umide, fiumi, laghi, montagne: una grande varietà di ambienti, paesaggi e territori che dall’Appennino alla Costa svelano meraviglie inaspettate e raggiungibili senza doversi allontanare troppo dal luogo in cui si vive. Il tutto in chiave di turismo slow, attento e consapevole, che consente di trascorrere una vacanza o anche solo qualche ora, a stretto contatto con veri e propri tesori che rendono questa regione conosciuta e apprezzata in Italia e all’estero: dal Parco del Delta del Po a quello delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, passando per i parchi dell’Alto Appennino Modenese, del Corno alle Scale, della Vena del Gesso Romagnola, o per i tre fluviali del Trebbia, del Taro e dello Stirone e la Riserva del Piacenziano, l’Emilia-Romagna ha tanto da offrire anche in chiave turistica.
Un trekking con i cani verso la pietra di Bismantova a Castelnuovo ne' Monti (RE) (foto Roberto Brancolini).
Delta del Po, Appennino Tosco-Emiliano e Po Grande: tre aree Mab Unesco
Mab è l’acronimo di Man and Biosphere e si riferisce al programma intergovernativo avviato nel 1971 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per promuovere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso le buone pratiche dello sviluppo sostenibile. Le tre Riserve sono suggestive, ricche di storia, di produzioni tipiche ed eccellenze ambientali. Gli intrecci di diversità biologiche ed eredità geologiche restituiscono un mosaico ecologico unico, come nel caso del Delta del Po con il suo mutevole e delicatissimo equilibrio tra acqua e terra; oppure dell’Appennino Tosco-Emiliano, spina dorsale della penisola italiana e parte della catena alpino-himalayana, con la particolarità di essere un punto focale della frontiera climatica euro-mediterranea. E infine il Po Grande, il fiume con la più alta portata d’acqua in Italia e uno dei maggiori in Europa, i cui boschi e le cui radure sono meta rinomata per le uscite domenicali (mountainbike, canoa, pesca amatoriale) e le attività di navigazione fluviale combinate con visite ai musei e ai centri abitati presenti sul territorio. Sono 85 i Comuni regionali coinvolti nelle aree Mab, che lavorano insieme per un obiettivo comune: promuovere sviluppo dal basso e partecipato, che si saldi con la conservazione della diversità biologica e culturale e che faccia di essa il proprio punto di forza.
Un panorama di Cerreto Laghi, Ventasso (RE) Monte Acuto, all'Alpe di Succiso nel Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano (foto di Francesco Grazioli).
Per i trekker più esigenti, l’Alta Via dei Parchi, per chi ama pedalare le Ciclovie dei Parchi
Per chi ama essere protagonista di traversate memorabili, l’Alta Via dei Parchi è il posto giusto, praticamente il meglio che le montagne appenniniche possano offrire: un itinerario lungo 500 km, che si snoda lungo i crinali tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche, suddiviso in 27 tappe in alta quota che attraversa due parchi nazionali, cinque regionali e interregionali. Lo si può percorrere facendo trekking da escursionisti esperti disposti a coprire notevoli dislivelli, o come semplici curiosi dei vasti panorami in mezzo a una natura selvaggia, aderendo a proposte di trekking di pochi giorni, grazie alla possibilità di raggiungere con i mezzi pubblici i collegamenti con i posti tappa sia in partenza che in arrivo. Le Ciclovie dei Parchi non sono da meno: si tratta di percorsi dedicati a tutti gli appassionati della bicicletta, che amino pedalare in collina o in pianura, percorrendo tracciati sia in mountain bike che in bicicletta, con diversi gradi di difficoltà, ben illustrati in schede tecniche facilmente accessibili, nelle quali si possono trovare informazioni su lunghezza, dislivello, grado di difficoltà, tempi di percorrenza, mete culturali e ambientali e recapiti utili. Il senso di avventura è garantito e anche il selfie perfetto: pedalando si possono attraversare foreste sacre e monumenti matildici, fino a raggiungere la famosa Via degli Dei, definita il Cammino di Santiago italiano.
La segnaletica Alta Via dei Parchi sul crinale dell’Appennino parmense nel Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano (foto di Francesco Grazioli).
Per saperne di più: Parchi Regione Emilia-Romagna
Riserve MAB Regione Emilia-Romagna
Ciclovie dei Parchi — Ambiente (regione.emilia-romagna.it)
Alta via dei Parchi