Secondo l’ultima ricerca Doxa ai nostri connazionali piacciono sempre più le verdure e il 43 per cento ne ha aumentato il consumo per il loro gusto
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Crescita di popolarità per il mondo vegetale, amato dagli italiani e finalmente proposto anche in modo gioioso. La maggior parte degli italiani secondo i dati Doxa le mangia almeno una volta al giorno e un italiano su 5 le consuma 10 volte a settimana. Vengono mangiate più dalle donne e più al Nord e il loro consumo è aumentato soprattutto perché è migliorata la qualità e perché vengono associate a ricette appetitose. Anzi, la quota più significativa degli intervistati dichiara che vorrebbe mangiarne anche in quantità maggiore, se non fosse che cucinarle è lungo e noioso e che in casa non piacciono a tutti (tra i bambini il pregiudizio è ancora robusto per esempio).
C’è stato un tempo in cui le verdure venivano mangiate sì, ma in modo forse un po’ triste. Venivano consumate perché fanno tanto bene, perché sono economiche, perché fanno dimagrire, ma non per la loro bontà. E anche il modo in cui venivano proposte, ai piccolissimi in primis, evocava una logica “punitiva” di alimento da consumare solo “perché fa bene. Il passatino di verdura, le bietole bollite, le patate lesse, i broccoli: immagini non particolarmente appetitose, che a fronte di primi e secondi carnivori sfiguravano decisamente. Ora la gente, o per lo meno gli italiani, ha scoperto che le verdure sono anche buone, allegre, colorate, gustose. E che non necessariamente tutto quel che fa bene deve essere insipido e tutto ciò che fa male deve essere saporito. Tanto che gli italiani che le consumano perché fanno bene (il 75 per cento) sono poco più di quelli che le consumano per il loro gusto (67 per cento), seguiti poi da coloro che le mangiano per il senso di leggerezza che regalano (42 per cento) e per la suggestione che evocano come prodotto legato alla terra (39 per cento). Infine ci sono quelli che le mangiano solo per motivi dietetici (25 per cento).
Una vera e propria svolta gourmet, guidata sorprendentemente dai più giovani, il 58 per cento dei quali ha aumentato il consumo di verdure negli ultimi 10 anni. Il boom riguarda anche un settore di grande tradizione del made in Italy, quello delle verdure conservate che, grazie a un miglioramento della qualità dei prodotti offerti e a un’innata natura anti-spreco, risultano essere le preferite da 2 italiani su 10, con olive, carciofini e funghi che guidano le classifiche di gradimento. Mentre purtroppo le verdure fresche vengono spesso sprecate, con un triste 52 per cento che dichiara di essere spesso costretto a buttarle nella spazzatura.