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È primavera, tutti pazzi per gli orti urbani

News ed EventiNewsÈ primavera, tutti pazzi per gli orti urbani

Circa metà degli italiani si cimenta con una qualche forma di orto o giardinaggio, aiutati dai tutor dell'orto. Triplicati gli orti urbani e quelli verticali, complici anche i nuovi oggetti di eco-design

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Con l'arrivo della primavera, sbocciano non solo i fiori del giardino, ma anche le colture piantate con pazienza e amore durante l'inverno. E gli italiani si scoprono sempre più dotati di entusiasmo e volontà per coltivare frutta e verdura direttamente nel piccolo terrazzino di casa, nel giardino condominiale, sul tetto del palazzo, negli appezzamenti messi a disposizione dalle amministrazioni pubbliche. Sono i fedeli volontari degli orti urbani, ma anche degli orti verticali, ovvero quel movimento di persone che si cimentano con zappette, sementi e zollette di terra tra i mattoni, nei vasi sui balconi, ovunque si possa trovare un po' di spazio utile e naturale.

Secondo l'ultimo rapporto di Censis e Coldiretti sarebbe il 46,2 per cento degli italiani a dedicarsi alle colture, commestibili o meno. Dai gerani ai pomodori, dalle melanzane alla lattuga, la primavera ma anche la crisi sono i due fattori a trainare maggiormente questi numeri in continua crescita. Anche se gli italiani direttamente interrogati dal sondaggio Coldiretti raccontano di farlo "per la voglia di mangiare prodotti sani e genuini" nel 26 per cento circa dei casi, e ancora "per passione" (10 per cento) e "per risparmiare" (4 per cento). I più entusiasti sono i giovani: oltre la metà dei coltivatori infatti ha tra i 18 e i 34 anni. Per aiutarli a scegliere le giuste colture da piantare e per far sì che i piccoli appezzamenti di terreno rendano e producano intensivamente frutta e verdura, la Fondazione Campagna Amica ha anche lanciato una rete di "tutor dell'orto": esperti che si recano sul luogo per aiutare i novelli contadini nelle loro mansioni. Al proprietario non resta che mettere il capitale iniziale: Coldiretti ha calcolato che per un terreno personale di 20 metri quadrati, serva un investimento di circa 250 euro.

Complici i costi contenuti, la gioia di veder nascere le verdure piantate da sé e di poterle consumare a chilometro zero, e ancora il bel gesto per rispettare l'ambiente, gli orti urbani negli ultimi anni sono cresciuti enormemente in Italia: oggi i terreni coltivati nelle aree urbane corrispondono a 3,3 milioni di metri quadrati di territorio, il triplo rispetto a due anni fa. In questo percorso di rivalutazione del territorio e del verde urbano, le amministrazioni pubbliche hanno dato il loro contributo positivo, affidando in comodato d'uso gratuito i terreni comunali ai cittadini. Le città più virtuose sono Torino, Bologna, Parma, mentre sono meno le città del sud. Ma accanto a questi comuni monitorati attraverso procedure pubbliche, vi sono tutti gli orti urbani "clandestini", coltivati cioè grazie allo sforzo dei privati, magari nel territorio condominiale, nei giardini di casa, nelle aiuole delle scuole.

E come ogni passione, anche il mondo del design inizia ad accorgersi di questo nuovo movimento: nei negozi spuntano infatti tavoli speciali per poter coltivare, e vedersi arrampicare sulle gambe, piantine di pomodori (clicca qui), ma anche griglie da posizionare in cucina e in terrazzo per sfruttare gli spazi angusti e non rinunciare magari alle proprie erbette aromatiche a portata di mano. Il tema del riciclo, sia in verticale sia in giardino, è uno dei più battuti: i vasi sono sostituiti da vecchie bottiglie di plastica tagliate in due, ma anche da barattoli di vetro, lattine vecchie dei pomodori pelati. Le fioriere in terrazzo sono una sull'altra in modo da poter raccogliere l'acqua che cade e annaffiarle tutte risparmiando, e l'orto urbano è arrivato ormai anche negli uffici: al posto del poster d'ordinanza, ai muri e lungo i separé degli open space ecco arrivare gancetti con vasetti e piantine verdi. Dal basilico alle mini melanzane, l'orto al lavoro diventa una delle declinazioni della produzione personale, oltre a essere un magnifico antistress.

Eva Perasso
14 aprile 2015

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