Le regole di cottura di questo grosso granchio che prende il nome di granseola sono le stesse dell’aragosta: andrebbe buttato in un court-bouillon ancora vivo e cotto per circa 30 minuti, lasciandolo poi raffreddare nel suo brodo. Uno dei modi più tipici per gustare la granseola è lessata e condita con olio e limone. Per una persona occorre normalmente un esemplare di circa 400 g perché il guscio deve essere abbastanza capiente per poter essere utilizzato come contenitore.
Preparate il court-bouillon con 3 litri di acqua, cipolla, carota, sedano, un mazzetto guarnito e immergetevi una granseola per volta; cuocerete ciascuna per 30 minuti
Quando le granseole saranno fredde, sgocciolatele, mettetele sul piano di lavoro con la parte bombata rivolta verso il basso, afferrate la granseola con una mano e togliete la parte sottostante morbida.
Prelevate il corallo, se c’è, poi staccate le zampe, a una a una, molto rasente al guscio.Con delicatezza estraete dal tegumento il blocco di polpa e tagliatelo a pezzetti.
Prendete in mano i pezzetti di polpa e, con un bastoncino o un lungo spiedino di legno, staccate la carne dalle parti cartilaginose, eliminando queste ultime, e raccoglietela in una terrina.
Con uno schiaccianoci spezzate le zampe ed estraete la polpa, sfilandola dal guscio. Mettetela nel mixer e tritatela fine.
Aggiungete questa polpa all’altra nella terrina e mescolate bene.
Condite la polpa con il succo di un limone, una presa di sale, una macinata di pepe e un filo d’olio.
Mescolate e trasferite il tutto nel guscio della granseola. Preparate allo stesso modo tutte le altre granseole, completate con prezzemolo tritato, trasferitele su un piatto e servite.
Se nelle granseole avete trovato il corallo, disponetelo sopra la polpa, sistemandolo nell’incavo che si trova nella parte alta del guscio (come nella foto). Decorate il piatto con spicchi di limone e foglie di insalata.
Il momento migliore per gustare la granseola
La granseola (chiamata anche granzevola e granceola) è uno dei granchi più pregiati che vive sui fondali sabbiosi. Anche se si trova facilmente tutto l’anno, il periodo migliore per gustarla è da fine novembre a febbraio. In questo momento la carne è più abbondante e gustosa.
La granseola gratinata
Lessate la granseola, mescolate la polpa spezzettata con un trito di prezzemolo, aglio, pangrattato, sale 2 cucchiai di olio e 2 uova sode tritate, mettete il tutto nei gusci sistemate in ciascuno 2-3 fiocchetti di burro, metteteli sulla placca coperta con alluminio e cuocete in forno a 200° per 20 minuti.