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Mangiare bio fa bene. Lo dice la scienza

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Scegliere alimenti biologici fa bene alla salute: non si rischia l'accumulo di sostanze nocive nell'organismo. Lo rivela una ricerca americana

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Gli alimenti biologici sono più sani di quelli non bio. L'affermazione può sembrare scontata, ma non lo è. Finora infatti non vi erano evidenze scientifiche che lo dimostrassero.

Ora invece è stata pubblicata una ricerca di grandi dimensioni sulla relazione tra i pesticidi rilevati nell'organismo e quelli assunti tramite l'alimentazione. Che dimostra che chi mangia bio non corre rischi di accumulo di sostanze nocive. E giustifica la spesa più alta: comprare bio costa di più, ma ci sono motivi validi per farlo.

La ricerca è stata condotta dalla School of Allied Health Science dell'Università di Boise, in Idaho, negli Stati Uniti ed è stata pubblicata sull'autorevola rivista scientifica Environmental Health Perspectives. In Italia ne parla Il fatto alimentare.

Lo studio è focalizzato sugli organofosfati, alla base di diversi insetticidi e pesticidi impiegati in agricoltura. L'uso di queste sostanze è associato a diversi effetti negativi sulla salute - sia per chi le ingerisce sia per chi ne viene esposto lavorando nei campi. Cefalea, difficoltà respiratorie, disturbi neurologici, ansia e, per le donne in gravidanza, danni al feto sono alcuni di questi.

I ricercatori hanno preso in esame oltre 4.500 persone di sei città che avevano già partecipato a uno studio sui rapporti tra dieta e patologie cardiovascolari tra il 2010 e il 2012. Hanno selezionato oltre 700 individui e verificato il livello di organofosfati nelle urine e nella dieta. Poi hanno messo in relazione il tutto con i valori medi di residui di pesticidi presenti nel cibo consumato abitualmente secondo lo US Department of Agriculture (mele, pesche, mirtilli, broccoli, fagioli, uva, meloni, lattuga, albicocche, arance, pere, spinaci, fragole, pomodori, patate, mango e cipolle).

Lo studio ha evidenziato che, tra consumatori di quantità analoghe di frutta e verdura, quelli che scelgono il biologico hanno nell'organismo quantitativi di pesticidi significativamente inferiori (rilevati nelle urine) di quelli che consumano vegetali non bio.

La prossima fase della sperimentazione mira a cercare un nesso, nella medesima popolazione, tra quantità di pesticidi nell'organismo e patologie.

Manca ancora l'aspetto nutrizionale: da questo punto di vista non vi sono per il momento prove scientifiche che i vegetali biologici siano più nutrienti, ricchi di vitamine o altro rispetto a quelli non bio.

Fin da ora però questa ricerca mette un punto fermo. Scegliere il biologico costa di più, ma sicuramente migliora la qualità della vita degli agricoltori e l'ambiente. E da oggi abbiamo una ulteriore certezza: sappiamo che preserva l'organismo dall'accumulo di sostanze nocive.

Barbara Galli
3 marzo 2010

 

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