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Calcoli renali: i latticini non fanno male

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Secondo una ricerca italiana, non è vero che gli alimenti ricchi di calcio provocano recidive delle coliche. Più che sugli alimenti da evitare è meglio puntare su quelli da assumere in maggiore quantità

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Poco latte, eliminare i formaggi e, in genere, stare alla larga da tutti gli alimenti ricchi di calcio. Ma poi, in un caso su due, la colica provocata dai calcoli renali torna lo stesso. E, sorpresa, torna proprio a causa della dieta povera di calcio, dice il professor Domenico Prezioso, associato di urologia all'Università degli studi Federico II di Napoli.

"Bandire formaggi e latticini dalla dieta non serve" spiega il professore, membro di un equipe di quindici specialisti che sull'argomento sta conducendo una ricerca i cui risultati sono in via di pubblicazione sull'Archivio italiano di urologia e nefrologia e sono stati anticipati al recente Congresso nazionale dell'Associazione italiana di endourologia. "Eliminare il calcio" continua il professore "è azzardato e provoca l'effetto opposto a quello voluto, perché in realtà questo elemento aiuta l'espulsione dei componenti chimici che formano i calcoli. Molti specialisti non lo sanno, e naturalmente non lo sa neppure la gente comune".

Per evitare fastidiose recidive dovute ai calcoli, conviene pensare per prima cosa ai cibi che è bene assumere e solo dopo a quelli che si devono eliminare. "Le bevande a base di agrumi come limone, arance e pompelmi" spiega il professor Prezioso "sono consigliate in tutte le calcolosi perché contengono citrati, ottimi per la prevenzione naturale contro le recidive". Inoltre, va benissimo puntare in genere su frutta e verdura, con l'accortezza di escludere alimenti che contengono elevate quantità di ossalati, come gli spinaci e i cavoli.

Per quanto riguarda le restrizioni, bisogna fare attenzione alle proteine animali, ai sali e ai cereali. Ma, in questo caso, bisogna tenere conto che il loro effetto sulle recidive può essere contrastato proprio dall'assunzione di calcio, che favorisce l'eliminazione degli ossalati.

Ciò su cui sono tutti d'accordo e non esistono novità è l'importanza di bere tanta acqua. Assumere molti liquidi, in particolare acque con bicarbonato e di calcio, è l'unico modo scientificamente provato per evitare un eccessivo deposito dei cristalli che vanno a formare i calcoli.

In ogni caso, non esiste una dieta uguale per tutti ed è fondamentale personalizzare le prescrizione alimentari. "Bastano quattro esami di sangue e urine" spiega il professor Prezioso. "Più che dire al paziente di non mangiare tremila alimenti diversi, possiamo individuare la condotta alimentare migliore per la persona in questione. È l'unica via per incidere in futuro sulle recidive".

Alessandro Gnocchi
2 marzo 2015

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