C’è un dolce che associo a un posto e quel posto mi ricorda mio padre. Il dolce è la zuppa inglese, il posto è una bella villa, allora sede l’istituto alberghiero Marco Polo di Genova. In quel luogo, mio padre, che insegnava tutt’altra materia, ogni tanto sbirciava i colleghi nelle ore di laboratorio di pasticceria. Poi replicava a casa a modo suo: pan di Spagna comprato pronto o savoiardi e crema pasticciera preparata al momento. "Ma perché si chiama inglese?", chiedevo io. E lui inventava storie di ufficiali inglesi, seconda guerra mondiale, intrighi alla James Bond e altro ancora. La verità è che non lo sapeva e gli piaceva farmi sognare.
La zuppa inglese, probabilmente, è italiana al cento per cento, salvo il particolare di ricordare un dolce anglosassone: il trifle. Dessert al cucchiaio, tradizionale delle cucine di Modena, Parma, Bologna, Forlì, Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia, con qualche puntata in Toscana (a Firenze si chiama zuppa del duca), ha un’origine incerta con due teorie. La prima, cinquecentesca, vede nascere la zuppa a Ferrara grazie a un diplomatico che intratteneva rapporti con la reale casa inglese. La seconda, ottocentesca, fa risalire la sua invenzione alla governante di una famiglia inglese residente a Fiesole. La presenza dell’alchermes, liquore di origine medioevale, sembra avvalorare la prima ipotesi.
Il merito di aver divulgato il dolce nell’area emiliano romagnola si deve a Vincenzo Agnoletti, credenziere e liquorista alla corte di Maria Luigia d’Asburgo, duchessa di Parma, che nel descrivere il dolce cita il rum, liquore tipico della marina inglese. A rendere la zuppa ancora più golosa è il cioccolato che compare in molte versioni, non nella mia che in parte ha il sapore della memoria. La dedico a tutti quei papà che vogliono far sognare i loro figli inventando storie avventurose. Con o senza inglesi.
di Laura Maragliano
Oltre alla zuppa inglese, su Sale&Pepe in edicola dal 20 febbraio potrai trovare:
PIATTI CONVIVIALI: la festa è al centro del tavolo
PANE TOSTATO, un cibo semplice dall'anima gourmand
SEPPIE, il sapore del mare in più versioni
OTTO MARZO: un brunch tutto al femminile
GLUTEN FREE: dolci belli, buoni e terribilmente golosi
Il numero di Aprile sarà in edicola dal 20 marzo 2015.