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Bio-mediterraneo: mix di culture e tradizioni gastronomiche

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Sul Mare Nostrum si affaccia un insieme variegato e multiculturale di tradizioni gastronomiche e religiose: Expo2015 le presenta in un contenitore tematico, il cluster Bio-Mediterraneo

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Il Mar Mediterraneo è un suggestivo e antichissimo crocevia di culture, religioni, credenze, abitudini ed etnie. Dalla calma apparente del deserto del Sahara alla vivacità delle case arrampicate sulle rocciose isole greche, dal fasto delle chiese cristiane alla sobrietà delle tradizioni beduine, il paesaggio umano si integra in quello naturale in tanti modi differenti, e suggerisce un’infinità di sapori: spezie, frutti, ortaggi e prodotti derivati.

Candidata alla lista UNESCO dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità, la dieta mediterranea ha contribuito a rappresentare le diverse tradizioni gastronomiche dei paesi che si affacciano sul Mare Nostrum come a un insieme unico di ingredienti, piatti e cucine.

Se è vero che alcuni prodotti che caratterizzano il Mediterraneo, come l’olio extravergine d’oliva, affondano da sempre le proprie radici lungo le sponde di quello che Fernand Braudel definì come “Continente liquido”, altri, come il pomodoro, le patate o il peperoncino sono originari dell’America latina.

Parte di ciò che oggi certifichiamo come “Prodotto tipico italiano”, un tempo lo consideravamo un ingrediente esotico del Nuevo Mundo o del vicino Oriente, nutrendo talvolta anche qualche sospetto sulla sua appetibilità e idoneità alimentare, come avviene ad esempio per la melanzana (mela insana).

In realtà le cucine mediterranee sono diverse tra loro, anche per effetto delle precettistiche religiose islamiche, ebraiche e cristiano ortodosse, che le normano.

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