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Lo street food viaggia in bici

News ed EventiNewsLo street food viaggia in bici

Cibo sano, gustoso, a chilometro (quasi) zero viaggia su bici attrezzate. Lo street food si evolve, diventa un trend globale e una concreta prospettiva professionale

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Ormai è un dato di fatto: la street food mania ha conquistato il mondo e viaggia sempre più veloce on the road. La riscossa del cibo da strada, partita dai grandi truck americani, è approdata in Italia sugli storici Apecar trasformati in sofisticati chioschi itineranti e si prepara a conquistare agili postazioni mobili su biciclette attrezzate ad hoc.
Oggi, da giovane tendenza per hipster golosi si sta trasformando in un'opportunità di business e nuova occupazione e senza grossi capitali: siamo solo in gennaio, le giornate si stanno allungando e chi è interessato a questa nuova opportunità lavorativa deve iniziare ad attrezzarsi adesso.

Una delle scene più vivaci è l'America, dove giovani imprenditori gourmet hanno lasciato briglia sciolta alla fantasia gastronomica, prendendo ispirazione dalle food bike nate sulle strade del Sud-Est Asiatico.

75459A Boston, in Dewey Square, da lunedì a venerdì, dalle 7,30 alle 15,30 si trova il triciclo a pedali di Alessandro Bellino (clicca qui) che, dal 2012, offre una nutrita lista di miscele selezionate di caffè. I suoi espresso, americano, macchiato, cortado, cappuccino, hot chocolate vanno a ruba tanto che Alessandro nel 2013 è stato premiato come migliore imprenditore sotto i 30 anni, mentre la sua azienda a pedali è stata annoverata tra le 50 migliori piccole imprese in America.

75461A Portland, invece, 4 amici - Roshan, Hailey, Evan, Stephanie - accomunati dalla passione per la cultura nepalese e il suo cibo sano e nutriente, hanno attrezzato la loro bici con un carrello adatto per cuocere i tipici piatti da strada di Nepal, Tibet e Bhutan.
Usano solo ingredienti naturali e il loro menu comprende i momo, tipici ravioli al vapore, le samosas, il daal bhat, una sorta di panino gluten-free e il dissetante lassi (clicca qui).  

75477Durante un suo viaggio nel sud-est asiatico, Frosene Sacco è rimasta affascinata dai gustosi piatti che i cuochi indonesiani preparano, servono e consegnano a domicilio utilizzando semplici biciclette attrezzate.

Così, tornata a Seattle, ha trasformato la sua bici in “Bikelava”, una pasticceria ambulante. Oggi, con suo marito John, staziona al Normandy Park e serve uno dei migliori baklava della città.

75465Hot Bike è una vera cucina mobile completamente equipaggiata per servire tacos, burger, salsicce e sandwich grigliati accompagnati da humus e salsine varie. Insomma, si può definire un BBQ su due ruote. Bike Hot si trova a San Francisco e si può noleggiare per feste ed eventi. Inoltre fa parte di Apothocurious, associazione che raccoglie fondi per le persone in difficoltà (clicca qui).

Insomma, la bicicletta muove l'economia e offre interessanti green jobs.

75467In Italia molte aziende hanno aumentato il fatturato realizzando veicoli adatti per la preparazione e la vendita di cibo da strada. Come Cargo Bike a Crema (clicca qui) che produce Hot Dog Bike dotata di frigorifero con 4 vaschette e Cuoci Hot Dog completo di fornelli e piastre elettriche o a gas. Anche Streetfoodmobile di La Spezia (clicca qui) e VS-Streetfood di Leinì, Torino (clicca qui) si occupano di allestire e personalizzare biciclette speciali per lo street food.

Però attenzione: se decidete di intraprendere la carriera di cuochi ambulanti dovete richiedere la Licenza Itinerante al Comune nel quale intendete operare e ricordate che un triciclo è un velocipede e non richiede omologazione: è solo un banco temporaneo.
La bikeconomy è già una realtà. Siete pronti a pedalare?

Monica Pilotto
9 gennaio 2015

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