Fino a pochi anni fa i celiaci erano considerati quasi con sospetto; chi al ristorante dichiarava intolleranza al glutine trovava un interlocutore insensibile, spesso impreparato. E i prodotti dedicati erano venduti solo in farmacia o in negozi specializzati, con marchi di nicchia, prevalentemente stranieri.
Oggi i casi accertati di celiachia in Italia sono 600 mila (cioè circa l’1% della popolazione) e poi ci sono anche i tanti (sempre di più) che hanno scoperto di stare meglio escludendo il glutine dalla loro alimentazione e quelli che hanno deciso di eliminarlo per moda o per scelta dietetica.
L'industria alimentare si è adeguata alle nuove esigenze dei consumatori. Anche - anzi, forse, soprattutto - in un paese come il nostro dove un piatto di pasta, un buon panino o una fetta di pizza sono i grandi riti gastronomici nazionali, anche le aziende più grosse si sono buttate su questo mercato.
Oggi per i celiaci viene salvaguardata un'altra irrinunciabile abitudine, per molti quasi un diritto inalienabile: quello di aprirsi una buona bottiglia di birra fresca davanti alla tele.
Le birre senza glutine esistono già da alcuni anni: si possono trovare in alcuni supermercati e vengono servite anche in diversi locali. Alla scorsa edizione del Gluten Free Expo (clicca qui) si sono tenuti gli Awards della birra senza glutine, una competizione tra 60 birrifici partecipanti, con oltre 100 birre in gara, valutate da una giuria internazionale.
La vera novità è l'ingresso sul mercato di un gruppo come Birra Peroni (clicca qui) capace di raggiungere capillarmente la grande distribuzione, con una presenza che sarà sempre più consistente nei prossimi mesi fino all'estate.
Per ottenere questa bionda si utilizza il medesimo processo produttivo del prodotto tradizionale, gli stessi ingredienti (cioè malto e granturco) fino alla fase della fermentazione; qui la linea si divide con l'aggiunta dell'enzima che abbatte il glutine.
Il processo è lungo e complesso, essenziale per garantire la sicurezza del prodotto. Ma pieno di risorse, per l'azienda. Ma soprattutto: per i celiaci!
Livia Fagetti
17 dicembre 2014