Se "nessuno può essere saggio a stomaco vuoto", come recita Heliot, i fortunati avventori dello Splendor Parthenopes di Roma saranno sicuramente molto sapienti perché, oltre al cibo, possono gustare sei meravigliosi cocktail ispirati a sei grandi opere letterarie della storia, serviti in edizione limitata, fino all'esaurimento dell'ampio stock di libri nel locale di via Vittoria Colonna.
I cocktail escono dal mixer di Valentino Longo bar manager del locale romano e raccontano attraverso profumi, colori, sapori, consistenze e un'estetica curatissima, le emozioni e le storie delle pagine scritte. "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare è servito in una romantica ampollina ricca di aromi, ed è una "una sorta di pozione d'amore per confondere sogno e realtà". Le atmosfere avventurose de ''Il richiamo della foresta'' di Jack London evocano fragranze intense, di muschi e legno, su una base di whiskey. "La linea d'ombra" di Joseph Conrad diventa un Bloody Mary con una spuma bianca di salsedine, che ha tutto l'odore del mare. E poi, quale libro meglio de ''La leggenda del santo bevitore'' di Joseph Roth può portare alla creazione di un cocktail carico e appassionato a base di cognac, genziana, anice, e zucchero? Con Italo Svevo e il suo ''Corto viaggio sentimentale'' è proposta una rilettura del drink Milano-Torino, integrato con ingredienti altoatesini. Il gioco si fa ancora più ardito con i "Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello: un Gin Martini viene servito con sei diverse essenze, che permettono a ciascun avventore una personalissima interpretazione.
Cocktail come opere d'arte: è il mood del momento, se anche l'autorevole Salone del Gusto di Torino (al Lingotto da domani fino a domenica, leggi anche qui) dedica un'intera sezione alla tecnica del bere miscelato dove ospita i migliori bartender italiani e stranieri: Dom Costa che ripercorre la storia del cocktail, Simone Caporale dell’Artesian Bar del Langham Hotel di Londra, Best Bar 2013, Agostino Perrone head mixologist al Connaught Bar di Londra.
Proprio come gli chef i bartender riveleranno alcuni dei loro segreti nella creazione di delicate alchimie tra ingredienti, alcolici e non, e racconteranno le tappe della mixologia. Un'arte antica e collaudata, nata nei saloon del Vecchio West nel 1850. E che, tra aperitivi e after dinner, oggi si rivela a un pubblico sempre più attento come una vera e propria arte. Intrigante, trendy, ma anche colta e appassionata. Per bevitori veramente "saggi".
Livia Fagetti
23 aprile 2014